"Il decreto Salvini emargina i profughi": i sindacati in piazza contro le nuove misure sull'accoglienza
“Ci rivolgiamo al prefetto perché intervenga per bloccare gli effetti devastanti del Decreto Salvini"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Gli effetti dell’applicazione del Decreto Sicurezza, sulla gestione dei richiedenti asilo nella Marca, preoccupa i sindacati che ieri hanno incontrato il Prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà, per esprimere le loro perplessità.
“Ci rivolgiamo al prefetto perché intervenga per bloccare gli effetti devastanti del Decreto Salvini sul sistema di accoglienza e integrazione costruito in questi anni da piccola cooperative, imprese sociali e amministrazioni comunali della marca attraverso gli Sprar” - scrivono nella lettera aperta consegnata ieri al Prefetto da Cgil, Cisl e Uil, insieme ad Anpi, Arci, Articolo 1, Centro servizi volontariato, Coalizione civica per Treviso, Pd, Sinistra Italiana e Treviso Civica. “Grazie a queste iniziative iniziative più di mille richiedenti asilo in provincia sono stati seguiti nei loro percorsi, in piccoli gruppi, e comunità.
Il drastico taglio ai fondi per i servizi ai rifugiati ha l’effetto di contribuire a metterli ancora più a rischio di marginalità sociale”. Per la Marca, secondo i sindacati, si parla di circa un centinaio di profughi a rischio che dai piccoli centri saranno trasferiti nei grandi centri: caserma Serena a Treviso e Zanusso a Oderzo.
Altro problema sottolineato dai sindacati, riguarda i lavoratori delle cooperative che rischiano di non avere un posto di lavoro.