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19 aprile 2024

Treviso

Dedicato ai disoccupati

La provincia pensa ad azioni di formazione "personalizzate"

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Azioni di formazione via via più specialistiche, fino ad arrivare ad una vera  formazione individuale con l’obiettivo unico dell’impiego finale. Tutto questo nella logica di favorire il reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, uno degli obiettivi della Provincia, che ha di recente ha approvato una serie di iniziative di orientamento e formazione nell’ambito del progetto "Reimpiego lavoratori espulsi dal mercato del lavoro", per facilitare ed accompagnare l’inserimento lavorativo degli stessi.
Per i lavoratori presi in carico dall’Unità per il Reimpiego, vengono previste diverse azioni di orientamento: una prima fase più generale per poi passare ad interventi personalizzati, quasi individuali. Per attuare tali interventi la Provincia di Treviso ha già previsto un apposito stanziamento di 200.000,00 €, già inserito in bilancio 2006, 2007 e 2008.
Il progetto, in collaborazione con Camera di Commercio e parti sociali, già attivato con una deliberazione del maggio 2006 si concretizza in interventi a carattere orientativo e formativo destinati a lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, residenti nella provincia di Treviso. Seminari orientativi, percorsi di orientamento, di prima formazione, di accompagnamento all’inserimento lavorativo e infine di aggiornamento e riqualificazione, tutti interventi mirati a far rientrare, a pieno titolo, questi lavoratori in disagio professionale. Sono in fase di attuazione gli incontri, a carattere seminariale, che si svolgono alla Città dei Mestieri e a Treviso Tecnologia. Altre sedi vengono individuate sulla base del CPI di provenienza dei lavoratori e i laboratori di orientamento. Forte è la sinergia con la Città dei Mestieri con sede a Lancenigo ed i vari Centri per l’Impiego della Provincia, ma sono coinvolti anche gli sportelli e-labor provinciali. Il coordinamento operativo è assunto dalla Provincia e da Treviso Tecnologia.
Destinatari iniziali del progetto sono 350 lavoratori in CIGS e in mobilità; la volontà è ora di allargare questa prassi nei confronti di tutti i lavoratori disoccupati con la collaborazione dei Centri per l’impiego provinciali e degli sportelli convenzionati E-Labor e delle Agenzie convenzionate.
"E’ un progetto che ci rende onore – dichiara Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso - e rende merito all’impegno di questa amministrazione provinciale per il mondo del lavoro assieme alle altre componenti del Progetto. Recuperare questi lavoratori che fanno più fatica ad inserirsi rientra all’interno dei nostri interventi per il reimpiego, assieme alla formazione dei lavoratori in mobilità. Vogliamo invitare le persone in disagio professionale a fare una riflessione sul significato del lavoro. Il nostro impegno va anche per la ricollocazione di quei lavoratori di 6 aziende in crisi nel trevigiano, una sperimentazione rivolta a circa 350 lavoratori. Aderendo al progetto, il profilo del lavoratore (dati anagrafici, competenze, stato attuale e aspettative) viene analizzato e, in collaborazione con Agenzie per il Lavoro convenzionate al progetto, viene sviluppato un piano di attività personalizzato mirato al reinserimento occupazionale. L’Agenzia per il Lavoro contatterà il lavoratore per un primo colloquio volto a ricostruire il suo percorso professionale, a verificare le opportunità occupazionali e a condividere un progetto professionale e un piano di azione che faciliti il suo reinserimento nel mercato del lavoro. Il progetto si rivolge a lavoratori residenti in provincia di Treviso che sono inseriti in lista di mobilità (L. 223/91 - 236/93) o che sono stati collocati in cassa integrazione straordinaria (C.I.G.S.) in seguito a chiusure o ristrutturazioni aziendali. Prevede una serie di azioni allo scopo di accrescere la conoscenza del mercato del lavoro, con specifico riferimento al contesto locale; migliorare la consapevolezza rispetto al proprio ruolo professionale; accrescere la propria capacità di attuare modalità attive ed efficaci di ricerca del lavoro; accompagnare la delicata fase di inserimento lavorativo; facilitare l’accesso a percorsi che mirino a migliorare le competenze trasversali considerate basilari per un efficace inserimento lavorativo, come ad esempio alfabetizzazione informatica, gestione del rapporto di lavoro, lingue; favorire la partecipazione ad azioni formative di riqualificazione e aggiornamento delle proprie competenze professionali, in funzione di specifiche opportunità di inserimento lavorativo".
"Questo progetto vuole essere l’occasione per sperimentare una buona prassi di partenariato multi-attore, attraverso il coinvolgimento del sistema formativo provinciale, oltre che un modello di intervento a sostegno della ricollocazione dei lavoratori" conclude l’assessore provinciale alle politiche per l’occupazione Denis Farnea.

 



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