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29 marzo 2024

Politica

Di Maio: "Sospetto che Berlusconi dia soldi alla Lega". Salvini: "Pronto a querelare"

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Di Maio:

Mai con Silvio Berlusconi. Luigi Di Maio lo ribadisce in un tweet con cui attacca Matteo Salvini e rilancia un suo vecchio post - datato luglio 2012 - in cui il leader della Lega rifiutava l'ipotesi di alleanza con il Cavaliere. "Non è possibile nessun governo del cambiamento con Berlusconi e il centrodestra. Salvini ha cambiato idea e si è piegato a lui solo per le poltrone. Si torni subito al voto!" è l'affondo del capo politico M5S. Di fatto uno stop senza appello al leader del Carroccio, così come riaffermato in un post sul Blog delle Stelle: "Per il MoVimento 5 Stelle non è possibile nessun governo del cambiamento con Berlusconi e il centrodestra. Salvini che continua a riproporre questa soluzione, sta prendendo in giro gli italiani". "Per oltre 50 giorni - evidenzia - abbiamo provato a dare a questo Paese un governo del cambiamento e lo abbiamo fatto coerentemente con quanto sostenuto durante tutta la campagna elettorale, senza rinunciare ai nostri valori e alle nostre battaglie, ma con la volontà di provare davvero a far partire un governo del tutto nuovo vincolato da un contratto programmatico".

 

"Salvini - rimarca il leader M5S - ha avuto l'occasione di mettersi al lavoro per i cittadini e realizzare finalmente delle soluzioni per i problemi che tutti gli italiani attendono da anni, ma ha preferito Silvio Berlusconi al bene del Paese. Ed è incredibile, considerata l'umiliazione che gli ha inflitto al Quirinale quando Salvini ha fatto il microfono per la 'voce del padrone'". "Ha scelto di rimanere con l'alleato che fino a poco tempo fa rinnegava, con quello che definiva un 'condannato' che stava al governo con il Pd", attacca Di Maio allegando il post contro Berlusconi pubblicato da Salvini su Fb 5 anni fa. Per il capo politico M5S "non resta che tornare subito al voto. Noi non abbiamo alcun problema nel farlo perché ci sostengono i cittadini con le piccole donazioni. Altri invece si oppongono perché, tra prestiti e fideiussioni, magari hanno qualche problemino con i soldi. Ma l'Italia non può rimanere bloccata per i guai finanziari di un partito. Al voto!".

 

"Ho il serio sospetto - ha poi rincarato la dose Di Maio, intervistato a 'Porta a Porta' - che ci sia un serio rapporto economico tra Lega e Berlusconi: nei momenti di difficoltà Berlusconi è intervenuto per aiutare la Lega".

 

SALVINI - "Non rispondo a insulti e sciocchezze su soldi e poltrone, per noi lealtà e coerenza valgono più dei ministeri - è la replica di Salvini - Voglio dare un governo agli italiani, se i grillini preferiscono litigare lo faremo da soli. Bloccare anche la partenza dei lavori delle commissioni parlamentari è da irresponsabili". Ma "se si vuole continuare a 'capricciare' e a litigare, a fare i bambini arroganti, ognuno fa le sue scelte e proviamo a fare tutto da soli". Il leader della Lega ha chiuso la porta a ogni ipotesi d'intesa col Pd o di governo istituzionale: o con M5S o al voto, aveva rimarcato prima dello stop di Di Maio, non escludendo di chiedere un pre-incarico. Un punto che ha ribadito anche nel pomeriggio, rispondendo ai giornalisti a margine della sua visita a Camogli, nel levante di Genova: "Se Di Maio continua a preferire l'insulto e il litigio mi spiace per lui e mi spiace per gli elettori grillini perché la voglia di cambiare era finta. Io mantengo fede ai patti presi con gli italiani, senza nessun retropensiero. Se per qualcuno coerenza e lealtà sono fuori moda per me sono assolutamente valori importanti".

"Insisto fino all'ultimo - ha aggiunto - a provare a dialogare con tutti tranne che con il Pd per dare un governo a questo Paese. Se così non fosse proponiamo al Capo dello Stato di darci l'incarico per provare a creare un governo che parta dal centrodestra o altrimenti rimangono le elezioni. Se Di Maio e Pd continuano a preferire l'insulto io non scendo al loro piano".

Salvini risponde alle accuse circa rapporti economici tra Lega e Beruluscono: "Le mie sono scelte politiche dettate unicamente dalla coerenza, dalla lealtà e dal rispetto del voto degli italiani. Chiunque parli di soldi, prestiti, fideiussioni, regali e ricatti inesistenti a me e alla Lega se finora è stato ignorato, da domani sarà querelato".

 



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