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17 aprile 2024

Italia

Don Gallo, pugni chiusi e Bella Ciao ai funerali

Bagnasco interrotto dai fischi

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Don Gallo, pugni chiusi e Bella Ciao ai funerali

GENOVA - Pugni chiusi, applausi e il canto di Bella Ciao hanno accolto l'uscita del feretro di don Andrea Gallo dalla chiesa genovese del Carmine, questa mattina, al termine di una cerimonia funebre in cui l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, è stato interrotto da fischi e grida.

Nella chiesa affollata partecipavano alla cerimonia, oltre a esponenti politici locali, tra cui il sindaco Marco Doria e il presidente della Regione Claudio Burlando, personaggi del mondo sindacale e politico, dello sport, dello spettacolo, tra cui Paolo Ferrero, Maurizio Landini, Alba Parietti, Bruno Gasperini, Davide Ballardini, Paolo Luca Casarini, Wladimir Luxuria.

Quando il cardinale Bagnasco, nell'omelia, ha ricordato i rapporti del sacerdote scomparso con l'arcivescovo di Genova Giuseppe Siri e ha detto che don Gallo lo aveva sempre considerato ''come un padre e un benefattore'', alcune decine di persone hanno preso simultaneamente a tossire. Poco dopo, mentre parlava dei propri rapporti con don Gallo e dell'amore comune che entrambi avevano sentito per Genova (''insieme da sacerdoti abbiamo guardato la città, la Lanterna, e senza dirlo, forse, abbiamo chiesto al Signore che guardasse Genova con i suoi problemi, la sua gente, che guardasse i tanti che vivono ai bordi della strada nei morsi di preoccupazione e ferite e che bussano con fiducia alle porte delle nostre parrocchie'') dapprima il canto di Bella Ciao, proveniente dalla piazza dove erano radunate migliaia di persone, poi grida all'interno della stessa chiesa, fischi e applausi hanno costretto il cardinale a interrompere il discorso. Bagnasco lo ha ripreso poco dopo per concluderlo, quando Lilli, collaboratrice di don Gallo, ha invitato al rispetto e all'ascolto.

Il feretro è uscito tra gli applausi della folla, mentre decine di braccia si levavano con il pugno chiuso, alcuni cantavano Bella Ciao, sventolavano bandiere rossonere con la scritta Fdca, striscioni con gli slogan 'Hasta siempre comandante Gallo, proseguiamo in direzione ostinata e contraria - Tdv', 'Ultimo tra gli ultimi', 'No Tav'.

Sul sagrato il sindaco Doria ha ricordato che don Gallo "aveva vissuto tre dimensioni, di prete, cittadino e uomo con coerenza straordinaria" e che "non amava le etichette, si attribuiva solo quelle di partigiano e antifascista''.

Don Luigi Ciotti ha dichiarato nel suo discorso che il sacerdote genovese ''era fedele alla dottrina della Chiesa, nessuno prenda scorciatoie'', ''era innamorato di Dio, era innamorato dei poveri e saldava la terra con il cielo'', che ''non è mai stato reticente, diplomatico, calcolatore''. E, ancora, don Luigi Ciotti ha sottolineato che don Gallo aveva due punti fermi, ''il messaggio del Vangelo e le pagine della Costituzione'', e che lo stesso Papa Francesco ''ha detto no ai cristiani da salotto''.

Secondo Wladimir Luxuria, don Gallo "ha accolto tutti: gay, transessuali, omosessuali, poveri, drogati, gli ultimi, perché sapeva amare. Ha dimostrato con la sua opera che una chiesa inclusiva è possibile, non ha mai puntato il dito della sua mano contro gli altri, non ci ha mai giudicati, ci ha amati''.

Moni Ovadia, dopo avere ricordato che don Gallo lo aveva nominato ''suo direttore spirituale'', ha detto: ''Noi oggi commemoriamo un giusto, secondo la tradizione cabalistica il mondo si sostiene su 36 giusti, gli altri 35 non li ho ancora incontrati''. Poi ha ricordato che don Gallo ''era un prete, un prete cattolico che mai sarebbe uscito dalla sua Chiesa'' ed era ''simultaneamente un compagno, radicalmente uomo e radicalmente cristiano''.

"Don Gallo non avrebbe apprezzato le contestazioni di oggi al cardinale Bagnasco. E infatti Lilly, la grande madre della collettività che lo conosceva bene e che di solito non parla, è intervenuta proprio dicendo questo, perché sapeva che don Gallo amava principalmente il dialogo", ha sottolineato all'Adnkronos Alba Parietti. "La cerimonia di oggi è stata straordinaria - ha detto la showgirl, da sempre vicina al sacerdote - perché ha visto riunita gente con cultura e modo di pensare diversi, testimonianza della capacità di don Gallo di mettere insieme tutti. Vedere Bagnasco impartire la comunione alle mie amiche trans è stato uno dei momenti più belli, di grande condivisione, il vero miracolo di don Gallo".

Prima dell'ingresso in chiesa, migliaia di persone hanno preso parte al corteo funebre partito alle 10 dalla chiesa di San Benedetto. Il feretro è stato portato a spalla dai ragazzi della Comunità di San Benedetto e da alcuni lavoratori del porto di Genova.

(Adnkronos)

 



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