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25 aprile 2024

Montebelluna

Don Torta: “Sede di Veneto Banca al Comune di Montebelluna”

“Disco verde” all’operazione in piazza Dall’Armi da parte del Coordinamento

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MONTEBELLUNA La sede di Veneto Banca in piazza Dall’Armi venga assegnata al Comune di Montebelluna. Lo richiede anche il Coordinamento associazioni banche popolari venete “Don Enrico Torta”.

“Sarebbe sicuramente cosa positiva che l’amministrazione di Montebelluna acquisisse gratuitamente la proprietà dell’immobile di piazza Dall’Armi”, sottolineano dal Coordinamento.

 

“Premesso che ciò eviterebbe anche il rischio che tale immobile entri nel patrimonio dello Stato o di qualche multinazionale che ne snaturerebbe la storia e condizionerebbe l’intera vita della città stante la centralità del manufatto – prosegue il Coordinamento - i risparmiatori osservano che a fronte dell’evidente volontà del sistema socio politico finanziario di far dimenticare in fretta il disastro delle popolari venete, Veneto Banca e Banca popolare di Vicenza, quanto accaduto non debba essere dimenticato e debba rimanere un segno a perpetua memoria affinché non accada più.

I risparmiatori, quindi, rinunciano all’incasso sull’eventuale vendita dell’immobile di Veneto Banca perché tutti sappiano, anche le future generazioni, che degli onesti cittadini sono stati privati del frutto di una e più vite di onesto lavoro. Ciò è potuto accadere per volontà del governo Renzi e per assenza di controlli da parte di Banca d’Italia e Consob. I risparmiatori veneti sono stati usati come cavie nel grande esperimento socio finanziario di trasferimento della ricchezza dai risparmiatori alla grande finanza. In quello stabile, che forse verrà acquisito al comune, dovrà, quindi, trovare spazio una lapide commemorativa del sacrificio dei risparmiatori ed una che ricostruisca e narri, sulla scorta dell’opinione di un’apposita commissione cui facciano parte anche ed in numero consistente i rappresentanti dei risparmiatori, a perenne memoria quanto i risparmiatori hanno subito. Vi dovrà essere una riserva di destinazione affinché i risparmiatori organizzati ed i loro eredi abbiano la possibilità d’usare dell’ex sede di Veneto Banca in forma gratuita”.

 

"Era mia massima preoccupazione, come ho spiegato in Commissione prima e in Consiglio comunale poi, che l’ipotesi di acquisizione dell’immobile non fosse osteggiata dalle associazioni che rappresentano quei soci che vivono ancora in carne viva le ferite profonde per la crisi, prima, e la messa in liquidazione poi, di Veneto Banca – commenta il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero -. Parliamoci chiaramente: i soci risparmiatori con la loro cultura del sacrificio, hanno consentito nel corso di decenni non solo la crescita della Banca, ma anche del sistema di imprese che ha fatto la ricchezza di questo territorio. 

Al loro dramma né il governo, né il parlamento hanno dato risposta. In alcun modo un eventuale passaggio al Comune dell’immobile potrebbe essere considerato un indennizzo. Piuttosto, come il coordinamento Don Torta ha spiegato con chiarezza, l’obiettivo è che un immobile che i soci sentono come casa loro, invece di andare allo Stato, venga almeno conservato alla comunità di cui fanno parte. Ringrazio per questa presa di posizione molto razionale e al contempo tutt’altro che facile, assunta all’insegna del vecchio principio giuridico che fra i due mali è sempre preferibile scegliere il minore e che se l’immobile non può servire per ristorare i soci, almeno non venga utilizzato per ricompensare lo Stato".

 


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