CORNUDA – Vertice in Prefettura, mercoledì pomeriggio, finalizzato a coordinare le attività di ricerca di Sophiya Melnyk, la donna ucraina di 43 anni scomparsa da alcune settimane, nell'area collinare nei dintorni di Maser, dov’era stata ritrovata la sua automobile.

"Al tavolo - viene spiegato in un nota dalla Prefettura - hanno preso parte tutte le componenti previste nell’apposito documento di pianificazione provinciale per la ricerca delle persone scomparse, principalmente le Forze di Polizia, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, il Coordinamento Veneto unità cinofile del Soccorso, il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, il Suem 118, nonché i rappresentanti dei Comuni ubicati nell’area di ricerca della persona in questione.

All’esito di una approfondita discussione, definito lo scenario ambientale dove verranno intensificate le ricerche peraltro già tempestivamente avviate, sono state pianificate apposite battute di ricerca che vedranno il concorso di tutte le componenti sovracitate, unitamente ad un numero significativo di volontari della Protezione Civile e dell’Unità di coordinamento delle unità cinofile del Veneto. Le operazioni verranno coordinate dal punto di vista tecnico – organizzativo dai locali Comandi Provinciali dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco e partiranno dal circondario del comune di Maser, luogo di ritrovamento della vettura della persona scomparsa".

A denunciare ai carabinieri la scomparsa della donna era stato il compagno, Daniel Pascal Albanese, 50 anni, indicando che non l'aveva trovata nella loro abitazione a Cornuda.

L'uomo è stato ritrovato privo di vita in casa, per un gesto riconducibile a suicidio, domenica scorsa.

Pur non escludendo altre ipotesi di indagine, gli investigatori intendono accertare innanzitutto la presenza o meno della donna nella zona perlustrata, inserendo fra le possibilità un epilogo violento nei rapporti interni alla coppia. Nelle ricerche saranno coinvolti anche i volontari della Protezione Civile.

Secondo quanto riferito dai carabinieri, in ogni caso, nella casa dell'uomo e nell'automobile della donna non sarebbero stati trovati elementi oggettivi tali da indicare in via preferenziale la pista di un'aggressione ai danni della persona scomparsa.