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25 aprile 2024

Treviso

Drex, da Treviso il prototipo aero-spaziale verrà lanciato nello spazio dall’Esa

Tre giovani trevigiani nel team veneto che ha realizzato l’antenna per le comunicazioni sub spaziali

| Isabella Loschi |

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Drex, da Treviso il prototipo aero-spaziale verrà lanciato nello spazio dall’Esa

Il team degli otto componenti di Drex

TREVISO - Dalla genialità di 8 studenti di ingegneria veneti, fra cui tre trevigiani, nasce Drex, l’antenna per le comunicazioni sub spaziali che il 18 ottobre verrà lanciata nello spazio dall’Agenzia spaziale europea in Svezia.

La nascita del prototipo Drex parte a fine 2015, dall’incontro tra Cristian Ambrosini di anni 24 di Padova, Team Leader e Project Manager del progetto e Stefano Di Marco di anni 23 di Treviso, entrambi studenti di Ingegneria Aerospaziale all’Università di Padova, che durante un convegno scoprono Rexus/Bexus, un concorso bandito dall’Esa, l’ente spaziale europeo, appunto, insieme ai corrispettivi organismi tedesco, Dlr, e svedese, Snsb, per dare la possibilità ad universitari di varie di progettare e realizzare apparecchiature da mandare in orbita. Da lì hanno iniziato a sviluppare la loro idea e la loro squadra: al gruppo si sono poi aggiunti altri due ragazzi trevigiani con nuove competenze: Giorgio Tesser, 22enne di Mogliano Veneto e la 24enne Alessandra Bellina, che invece è ingegnere elettronico. Oggi il team conta otto componenti con i veronesi Filippo Marconi e Vittorio Netti, il veneziano Denis Soso e il bellunese Loris Bogo.

Drex è un prototipo, ora pronto al volo, che è stato assemblato grazie alla competenza di questi ragazzi ma anche alla collaborazione di aziende locali, altamente innovative come la Carretta di Quinto di Treviso, la Statim di Preganziol, il Gruppo Carollo di Zero Branco, la Baggio De Sordi di Giavera del Montello, la Tesser Antenne di Treviso o la Tecnogomma di Zero Branco. Imprenditori lungimiranti in possesso di una visione fuori dal comune, proiettata al futuro attraverso la ricerca. Complessivamente sono state 25 le aziende italiane ed estere che fin dall’inizio hanno creduto nel progetto affiancando il team nello sviluppo delle sue componenti offrendo, con professionalità e preparazione, il supporto tecnologico, contribuendo anche finanziariamente.

“L’estrema complessità e le avanzate tecnologie necessarie allo sviluppo di un progetto aerospaziale dal così alto tasso innovativo sono estremamente dispendiose in termini economici - fa sapere Cristian Ambrosini del team - Per questo un ringraziamento particolare va dato a tutte quelle aziende italiane ed estere che hanno creduto nel nostro progetto” .

 



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Isabella Loschi

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