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24 aprile 2024

Castelfranco

Ebe di Antonio Canova rivive con la stampa 3D

L’opera sarà ricostruita e presentata nel corso della mostra sulle opere distrutte dalla guerra

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POSSAGNO - Presentata al Sant’Artemio, sede della Provincia di Treviso, la mostra “Antonio Canova. L’arte violata nella Grande Guerra”. In occasione del centenario della Grande Guerra (1918- 2018), la Fondazione Canova in collaborazione con il FAST - con il sostegno della Regione Veneto, in collaborazione con la Fondazione Mostra Internazionale dell'illustrazione per l'infanzia Stepan Zavrel di Sarmede, il Comune di Sarmede e il Consorzio di Promozione Turistica MarcaTreviso - ha organizzato l’evento dedicato al grande scultore di Possagno. Si tratta di una mostra fotografica e di opere in gesso appartenute al Canova e andate parzialmente distrutte durante la guerra.  L’evento partirà in autunno nella Gipsoteca di Possagno. Inoltre, grazie all'utilizzo delle stampanti 3D e delle nuove tecnologie, verrà presentata al pubblico la ricostruzione delle parti mancanti di un'opera del Canova a tutt'oggi in deposito: la famosissima Ebe. L’opera verrà esibita in una scenografia fotografica che evoca e testimonia l’evento bellico.

 

“Un evento importante per il nostro territorio e di valore internazionale – ha introdotto la conferenza l’assessore alla cultura Silvia Moro – gli scatti d’epoca fanno parte del prezioso archivio del Fast Foto Archivio Storico Trevigiano- istituito nel 1989 per salvaguardare il patrimonio fotografico, storico relativo al territorio trevigiano. Qui la fotografia viene tutelata in quanto bene culturale, forma di espressione artistica, fonte per la ricerca storica, strumento di informazione e documentazione dei cambiamenti sociali, economici e culturali. Le azioni messe in atto riguardano la catalogazione, la conservazione, la digitalizzazione e la valorizzazione delle foto recuperate tramite il web, convegni ed esposizioni tematiche in collaborazione con Istituzioni e Associazioni Culturali. Il Fast oggi ha un catalogo digitale che può essere consultato on-line collegandosi al sito http://fastarchivio.provincia.treviso.it ed è costituito da un'accurata selezione composta da oltre 16.000 immagini e relative schede di catalogazione, suddiviso in circa 35 fondi separati”

 

Il curatore della mostra e direttore scientifico del Museo e Gipsoteca Canova, Mario Guderzo ha sottolineato che “la Gipsoteca canoviana è la più grande del mondo e per questo deve essere adeguatamente valorizzata. L’evento metterà in mostra per la prima volta i gessi del Canova andati distrutti nella Grande guerra. Negli anni si è tanto discusso se ricostruire le parti mancanti e integrarle nelle opere o lasciare le opere così. L’evento grazie anche all’apporto documentale della fotografia d’epoca e delle nuove tecnologie offrirà al pubblica di vedere anche le parti mancanti –come nel caso di Ebe – messe a fianco dell’opera in gesso”.

 

“La fotografia è un bene culturale che offre sempre una storia da raccontare e grandi suggestioni. In questo evento il Fast riporta alla luce gli scatti dei fratelli Serafin che hanno documentato la distruzione dei gessi durante la guerra. Quindi, la mostra racconta in realtà due storie: quella artistica dei gessi e quella artistica e storica degli oggetti fotografici.

Saranno 150 gli scatti in mostra: una parte prese dai negativi dei Serafin, un’altra sezione sono la rilettura moderna di due fotografi attuali”, ha aggiunto il curatore della mostra fotografica e docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Alberto Prandi.

 

“Abbiamo voluto collaborare con questo evento perché nella nostra mission c’è anche l’obiettivo di educare i bambini attraverso l’illustrazione e l’immagine, portando il nostro personale contributo alla prosecuzione della memoria storica”, ha sottolineato la curatrice de L’Immagine della fantasia. Mostra Internazionale dell’Illustrazione per l’Infanzia di Sarmede, Monica Monachesi.

 

Infine la nuova presidentessa della Fondazione Canova, Franca Coin ha ribadito “l’onore della partecipazione a questo evento di tale portata che riunisci partner istituzionali e non solo di grande rilievo”.

 


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