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16 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Ecco dove trovare tutti i Panevin di Sernaglia della Battaglia

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panevin sernaglia della battaglia 2018

SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA - Un “Panevin” autorizzato per ogni frazione. Sono stati definiti i falò propiziatori che potranno essere accesi in deroga al regolamento di Polizia rurale la sera di venerdì 5 gennaio 2018, nell'ottica di contemperare la tradizione popolare con le misure anti inquinamento da polveri sottili.

 

L'ordinanza sindacale 58/2017 ha concesso l'accensione di quattro Panevin il 5 gennaio: sono quelli di Sernaglia nel piazzale di viale Rimembranza, di Fontigo (impianti sportivi di via Capitello), di Falzè di Piave (parco del Pedrè, in via Piave) e di Villanova, in un fondo agricolo di via dei Buschè.

 

Sarà inoltre autorizzata l'accensione di un falò il 17 gennaio 2018 in via Fossaloi a Falzè per la ricorrenza di Sant'Antonio Abate. I tradizionali falò epifanici dovranno avere caratteristiche ben precise: anzitutto un carattere collettivo e aggregativo, opportunamente divulgato al pubblico; un'altezza massima del cumulo di 5 metri, un diametro massimo alla base di 5 metri o comunque una superficie d'ingombro equivalente (20 metri quadrati), un utilizzo esclusivo di ramaglie e legno vergine secchi con basso contenuto di umidità (per limitare la fumosità) e privi di fogliame e/o aghi. I Panevin, infine, dovranno essere gestiti secondo le prescrizioni impartite nel 2013 dalla Questura di Treviso in materia di accensioni pericolose (articolo 57 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).

 

Una copia di tale provvedimento è stata inviata nei giorni scorsi dall'Amministrazione comunale agli organizzatori dei Panevin autorizzati: Pro Loco di Sernaglia, Asd Fontigo, circolo Il Pedrè e Festeggiamenti Villanova. “I falò della vigilia dell'Epifania sono una delle più antiche tradizioni della nostra terra – afferma il sindaco Sonia Fregolent – costituiscono un momento di socialità che vede la comunità riunirsi intorno allo stesso fuoco e come tali meritano di essere difesi e sostenuti.

 

Queste considerazioni andavano bilanciate con la necessità di migliorare la qualità dell'aria fatta presente da vari enti. Da qui la nostra decisione di limitare le accensioni del 5 gennaio ai soli falò tradizionali, collettivi e aggregativi, vietando gli altri”. La mancata osservazione delle prescrizioni contenute nell'ordinanza 58/2017 è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 80 a 500 euro di cui all'art. 54 del regolamento di Polizia rurale.

 

La reiterazione di infrazioni alla stessa ordinanza costituisce recidiva ed è punita con il massimo della sanzione amministrativa prevista.

 



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