E.CON VERSO LA LIQUIDAZIONE
Ma chi pagherà i debiti?
Conegliano - La E.con sarà liquidata: lo ha deciso l'assemblea dei soci della Ecologica Conegliano. La parte sana della società, quella della gestione dei rifiuti, sarà ceduta alla Savno.
Sarebbero queste le uniche mosse praticabili per evitare di dichiarare il fallimento della E.con e salvare i posti di lavoro, una cinquantina. L'ultima parola la dirà il cda del Cit (Consorzio per i Servizi di Igiene del Territorio), che si riunirà venerdì.
Ma prima, domani, il caso E.con andrà alla sbarra: si apre l'udienza per la richiesta di fallimento avanzata da un fornitore che avanza dalla società coneglianese 32mila euro. Una cifra relativamente bassa, rispetto al debito di quasi un milione e mezzo accumulato dalla E.con. All'udienza di domani il Comune di Conegliano ha già deciso di chiedere il rinvio, in attesa di vedere quale sarà il futuro della E.con.
In attesa del liquidatore, e di conoscere il loro destino, i dipenenti della Ecologica Conegliano coninueranno la loro attività. Ma i sindacati si sono già dichiarati pronti ad azioni forti se non sarà garantita la sicurezza dei lavoratori: sit-in, manifestazioni e scioperi nella raccolta dei rifiuti. Gli operai della E.con si occupano della raccolta dei rifiuti nei Comuni di Cappella Maggiore, Fregona, Sarmede, Revine Lago, Follina, Cison di Valmarino e Volpago del Montello,
Non è ancora chiaro chi andrà a coprire il buco in bilancio: i 44 comuni che compongono il Cit non intendono rimetterci di tasca loro. Il socio di maggioranza, la Conegliano Servizi, società partecipata del comune di Conegliano, si è dichiarato estraneo ai fatti: non sapeva del dissesto finanziario. A chiamarsi fuori è stato anche l'ex amministratore delegato di E.con, Carlo Manfrenuzzi. Ha dichiarato di essere stato tenuto all'oscuro della disastrosa situazione finanziaria.