Ennesima nuova centralina sul Meschio, si accende lo scontro
L'impianto potrebbe sorgere in località La Sega, la protesta del consigliere Fasan
La centralina in via Lungomeschio, dietro la caserma Gotti
VITTORIO VENETO - Fa discutere la nuova centralina sul Meschio in località La Sega a Vittorio Veneto. Se n’è parlato ieri sera nel consiglio di quartiere della Val Lapisina, dove si è rinnovato lo scontro tra l’assessore Giuseppe Costa e il consigliere leghista Bruno Fasan, già protagonisti del dibattito su questi impianti in consiglio comunale.
La centralina, nel caso dovesse superare tutti gli step e avere tutte le autorizzazioni del caso, potrebbe essere ultimata entro l’agosto di quest’anno: si tratta di una struttura inferiore ai 100 kw, e quindi la competenza sui permessi spetta al comune, e non alla Regione. Costa – da parte di Fasan - è stato accusato di “smentire le cose dette in consiglio comunale, dove ha detto basta alle centraline”.
“Ce ne sono due ferme da quattro anni – continua il leghista – Perché questa allora la si fa procedere? Chi è il padrone di questo impianto? Non ho ricevuto risposta l’altra sera”.
Si rinnova quindi la questione delle proprietà e sulle autorizzazioni delle centraline, che aveva tenuto banco nei mesi scorsi a Vittorio Veneto, quando sotto i riflettori era finito l’impianto dell’Immobiliare Zeta snc, di cui il sindaco Roberto Tonon è uno dei soci rappresentanti.
Il futuro dell’impianto il località La Sega è però ancora incerto, come ha confermato il presidente del consiglio di quartiere Silvano De Nardi. “Non si come andrà a finire” ha dichiarato oggi.