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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

"Entro settembre occuperemo il cinema Verdi"

Carlo Migotto, direttore generale del Lago Film Fest ha lanciato questa provocazione

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VITTORIO VENETO - "Se non succede niente entro settembre occuperemo il Verdi". Dopo un'interessante confronto tra operatori del settore, registi, produttori cinematografici, rappresentanti di associazioni culturali, Carlo Migotto, direttore generale del Lago Film Fest ha lanciato questa provocazione.

 

Si è svolto ieri sera sulle sponde del lago di Revine, in seno al programma del festival, un incontro, molto partecipato, sul futuro del cinema chiuso recentemente. Una città come Vittorio Veneto, fulcro di un distretto composta da una decina di comuni, non può rimanere senza un cinema. Tesi condivisa anche dal vicesindaco Alessandro Turchetto presente in rappresentanza dell'amministrazione, che ha però dichiarato di non sapere nulla di tutta la vicenda.

 

Nessuno lo ha informato su niente, non ha saputo dire se si è svolto l'incontro tra il sindaco Roberto Tonon e il proprietario della sala Gianantonio Furlan in programma la scorsa settimana e non essendo lui l'assessore di riferimento (la titolare era impossibilitata a partecipare) non ha saputo dare nessuna informazione alla platea che a più voci ha manifestato grande preoccupazione per il futuro.

 

Qualche informazione in più l'ha fornita Alessandro De Bastiani, ex consigliere comunale e componente dell'associazione Cinema e Ambiente. Furlan ha dichiarato di non voler affittare il cinema e propone come soluzione un accordo che tenga in considerazione le esigenze della società e quella dei cittadini. Chiederà, o meglio avrebbe chiesto nell'incontro con Tonon, la concessione di un parziale cambio di destinazione d'uso (supermercato?) offrendo in cambio il mantenimento di qualcosa che assomigli ancora ad un cinema.

 

"Ma qual è il problema? - ha detto De Bastiani - Sono i tempi di chiusura che si prospettano. Tra ricerca di un accordo, tra l'altro particolarmente delicato in un periodo preelettorale, progetti, verifiche, approvazioni e lavori edilizi, se tutto va bene passano almeno 5 anni. Cinque anni senza cinema per i cittadini del Vittoriese. Non è possibile! Se Furlan vuole quella trasformazione, che solo il Consiglio Comunale può concedergli, deve dare una dimostrazione di buona volontà facendo in modo che il cinema rimanga funzionante fino al giorno dell'inizio dei lavori di edilizia. Questo è quanto l'amministrazione deve chiedere all'imprenditore".

 



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