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25 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Eroina dei poveri ai giardinetti di Pieve di Soligo

Trovate dieci confezioni di Rivotril, un vecchio farmaco ansiolitico e antiepilettico usato per sballarsi

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Eroina dei poveri ai giardinetti di Pieve di Soligo

PIEVE DI SOLIGO – Dieci confezioni, naturalmente vuote, di Rivotril sono state trovate da una signora in un giardino pubblico al centro di Pieve di Soligo. Si tratta di un vecchio farmaco ansiolitico e antiepilettico, particolarmente economico che se assunto con gli alcolici ha effetti simili a quelli di una sostanza stupefacente non a caso è anche chiamato “nuova droga da strada”, “eroina dei poveri”, “sballo low cost”. Farmaco diventato tristemente celebre, nel gennaio scorso, per il caso di Desirée, la ragazza che a Roma è stata drogata, violentata e lasciata morire in un edificio abbandonato.

La signora che ha trovato a fotografato le confezioni dice di averne trovate spesso ai giardinetti di Pieve ma mai così tante, solitamente 2 o 3. La donna era al parco, con il proprio cane e aveva trovato dei gattini abbandonati, per i quali si era prodigata sui social al fine di trovargli casa. Dopo aver riportato a casa il cane, che evidentemente non consentiva di prendere i gattini, li ha poi recuperati uno ad uno ma nel corso di queste operazioni ha fatto anche questa inquietante scoperta: da lì il tam tam su Facebook.

“10 confezioni al colpo... mah! Prima o poi ci troviamo qualcuno stecchito”: è il commento di un pievegino che come altri ha sottolineato che non è normale che una farmacia venda ben 10 confezioni in una sola volta. “… sarebbe interessante capire quale farmacia ha venduto le dosi. Perché un farmaco del genere raramente viene prescritto per più di 3 dosi, quindi qualche farmacia della zona ne è complice”.

Ma c’è anche qualcuno che controbatte: “Prima di accusare qualcuno guarderei la data di scadenza, spesso e parlo perché ne ho conoscenza, i farmaci scaduti vengono recuperati dai tossici”. Comunque sia andata inquieta sapere che in una cittadina apparentemente tranquilla come Pieve di Soligo ci siano situazioni simili, tant’è che una residente commenta: “Già, mi ero innamorata di Pieve e scappata dalla città in cerca di quiete, ma il brutto è arrivato anche qui e non si fa nulla per combattere. Solo il ''futile'' e i ragazzi dispersi chissà dove e chissà perché. Abbiamo bisogno di far vivere il paese e non di portarlo al degrado”.

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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