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29 marzo 2024

Cronaca

Escort e tangenti: in manette due sindaci in Puglia

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Escort e tangenti: in manette due sindaci in Puglia

Contributi in denaro in occasione di campagne elettorali versati come tangente per favori concessi non solo da esponenti politici ma anche da dirigenti comunali e pubblici ufficiali, a vantaggio degli interessi di una società di raccolta di rifiuti solidi urbani, la Rete Servizi srl di Carovigno, in provincia di Brindisi, intestata formalmente a due donne e in realtà gestita da Angelo Pecere e Pasquale Leobilla.

E' una delle accuse nei confronti delle 12 persone arrestate dai carabinieri del Comando provinciale di Brindisi, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare nell'ambito di una indagine denominata 'Hydra', coordinata dalla Procura della Repubblica della città pugliese.

SINDACI E VICE - Raggiunti dall'ordinanza cautelare anche quattro esponenti politici: il sindaco e il vicesindaco di Torchiarolo, Nicola Serinelli e Maurizio Nicolardi, il sindaco di Villa Castelli, Vitantono Pasquale Caliandro, e il vicesindaco di Poggiorsini (Bari) Giovanni Battista Selvaggi.

Molteplici i reati contestati, a vario titolo: associazione per delinquere, corruzione continuata e aggravata per atti contrari ai doveri d'ufficio, concorso in finanziamento illecito dei partiti politici, concorso in falsa testimonianza, corruzione continuata per l'esercizio della funzione, favoreggiamento della prostituzione, false dichiarazioni sulla identità altrui, falsità per induzione in certificati amministrativi, concorso in falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative, concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

L'INDAGINE - L'indagine, avviata nel novembre 2014, ha consentito di smantellare un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro la Pa, il patrimonio, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia, commessi fino al novembre 2015, per fatti accaduti nelle Province di Bari e Brindisi.

Le indagini dei carabinieri si sono concentrate su "esponenti della Pa, sia preposti alla sfera politica che amministrativa di diversi enti locali", in particolare "comuni, dediti a un sistematico mercimonio dei poteri pubblici loro assegnati, attraverso asservimento agli interessi privati di una società per la raccolta di rifiuti solidi e urbani con sede a Carovigno (Brindisi), attraverso reiterate violazioni dei doveri di imparzialità, correttezza e buon andamento dell’operato della Pa".

Sono inoltre emersi dall'indagine "finanziamento illecito dei partiti politici e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché favoreggiamento della prostituzione, molteplici ipotesi delittuose di falso e altri reati minori, finalizzati a sostenere il buon esito dei patti corruttivi".

 



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