In foto, il luogo dell'esplosione e Matteo Dall'Anese

VITTORIO VENETO - "Ci mancava proprio questa!". Si sfoga così, su Facebook, Matteo Dall'Anese, 22enne vittoriese che, ieri, è rimasto senza... casa. L'appartamento di Padova che Matteo, studente di ingegneria fuori sede, condivideva con altri ragazzi è letteralmente esploso ieri mattina, domenica, per una fuga di gas. Matteo, che era a Vittorio Veneto per le vacanze di Natale, è stato miracolato. Come tutti i suoi coinquilini: se l'incidente fosse avvenuto uno o due giorni dopo avrebbe di sicuro avuto conseguenze drammatiche.

Era circa le 7 quando l'essplosione, pare causata da una fuga di gas, ha distrutto la palazzina di via Tiepolo, al Portello. Nella casa abitavano otto studenti fuori sede, che sono stati tutti rintracciati. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco con 30 uomini che hanno lavorato tutto il giorno per lo sgombero delle macerie, mentre specifiche unità hanno compiuto i dovuti accertamenti per escludere che lo scoppio possa aver coinvolto altre persone.

Sul posto sono intervenuti anche i cinofili e le unità Usar (Urban Search and Rescue), le unità cinofile di Bologna e Reggio Emilia per escludere l'ipotesi che nello stabile avesse trovato rifugio qualche persona non registrata. E un escavatore pesante fatto giungere da Belluno per la rimozione delle macerie. Secondo una prima analisi, l'abitazione era vecchia ma in condizioni non così fatiscenti da lasciar immaginare quanto si è verificato. Lo stabile distrutto era formato da un piano terra e un primo piano.

"Se fosse accaduto qualche giorno più tardi, ci saremmo trovati di fronte ad una strage. Si tratta di un episodio gravissimo che non può essere derubricato a tragica fatalità e che ci fa esprimere seria preoccupazione per le condizioni di sicurezza dei moltissimi edifici, spesso di vecchia costruzione e vittime dell'incuria da parte dei proprietari, che ospitano i nostri compagni di università". Lo dice Alessandro Asmundo, coordinatore di Studenti Per - UDU Padova. "La palazzina, vuota al momento del crollo, ospitava otto studenti fuori sede - ricorda - fortunatamente non ancora rientrati in città dalle vacanze natalizie". Per Asmundo, "a fronte di un caso così eclatante le istituzioni non possono voltarsi dall'altra parte: è necessario un serio impegno volto alla verifica della sicurezza degli edifici che vengono affittati, a maggior ragione in una situazione delicata come quella che riguarda gli alloggi degli studenti universitari".

Le operazioni di smassamento si sono concluse nel pomeriggio. E' stata definitamente esclusa la possibilità che qualcuno, magari una persona estranea agli affittuari, potesse trovarsi nei locali distrutti. La Procura ha posto l'immobile sotto sequestro, disponendo lo stesso provvedimento anche per la casa attigua del proprietario degli alloggi, a sua volta rimasta danneggiata.

Gli studenti hanno perso tutto: appunti, libri, affetti personali. Ma, nella sventura, la consapevolezza che l'incidente avrebbe potuto diventare tragedia: "Siamo stati davvero fortunati".