Barbara Colla

VITTORIO VENETO - L’ex fabbrica di biciclette Carnielli è in vendita e, per agevolare la futura ditta che se ne farà carico, il Comune di Vittorio Veneto ha deciso di elargire una serie sconti e incentivi. Non solo: al curatore fallimentare non farà pagare la bonifica del sito, inquinato da cromo e amianto. Una scelta che fa discutere quella espressa dalla maggioranza nel consiglio comunale.

“Un parere dell’avvocato del comune Barbara Colla (in foto) ha fatto capolino con due anni di ritardo alla vigilia del consiglio comunale sul futuro della ex fabbrica di biciclette Carnielli - rende noto l’ex consigliere Alessandro De Bastiani - Era stato redatto per i consiglieri della commissione che denunciano di non averlo mai ricevuto. Ne sono venuti a conoscenza solo dopo un accesso agli atti del consigliere Saracino”.

“Nel documento - continua De Bastiani - la Colla sostiene che “il curatore fallimentare può diventare destinatario di provvedimenti amministrativi che impongano degli obblighi di intervento a tutela della salute pubblica, ivi compresi interventi di bonifica veri e propri". L’avvocato del comune, citando leggi e sentenze, sostiene che il curatore fallimentare sarebbe responsabile della bonifica dell'amianto. Ma usa il condizionale perché lascia intendere che se nessuno glielo chiede lui non è tenuto a prendere l’iniziativa”.

Il Comune ha deciso di non chiederglielo. E di rinunciare agli oneri di urbanizzazione per oltre un milione da parte di quella (fortunata) ditta che si farà carico della struttura che sorge lungo il fiume Meschio.