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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Ex Carnielli, ecco cosa prevede il nuovo accordo

Sarà votato in consiglio comunale sabato 4 agosto

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Ex Carnielli, ecco cosa prevede il nuovo accordo

VITTORIO VENETO - Nuovo accordo tra il comune di Vittorio Veneto e la curatela fallimentare per il futuro dell’ex Carnielli. Sabato 4 agosto i consiglieri comunali saranno chiamati a votarne l’approvazione: si tratta di un documento che in parte rivoluziona il vecchio Piruea, e che serve a rendere più appetibile l’immobile sul mercato.

 

Si evita in questo modo l’abbandono del bene (derelizione) da parte della curatela, per promuovere nuovi tentativi di vendita, dopo che tutte le aste sono andate deserte. Chi acquisirà il bene si accollerà quindi la bonifica del sito (da cromo esavalente e da amianto), ma non le opere aggiuntive a beneficio pubblico previste dal Piruea, come la scuola materna e la passerella pedonale.

 

L’eventuale acquirente si “libera” quindi di due opere e del loro relativo costo di esecuzione. L’accordo prevede anche un “drastico ridimensionamento della cubatura, che da 62mila metri cubi passa a 25mila 266, oltre agli edifici esistenti e recuperati lungo il fiume”. Vengono invece mantenute la volumetria e la superficie commerciale del Piruea.

 

“L’offerta di servizi commerciali a livello quartierale si è ridotta, al punto che l’ambito ne risulta carente, e le attività che attualmente si stanno insediando forniscono ambiti urbani più decentrati, ragion per cui appare opportuno assestare la superficie commerciale/direzionale sui livelli del Piruea, comunque inferiore rispetto al Prg vigente”, si legge nella delibera.

 

A questo va aggiunto che “il comune può concorrere alla riqualificazione attraverso il contributo derivante dal costo di costruzione, utilizzato genericamente per il finanziamento di opere pubbliche o manutenzione del patrimonio immobiliare”. L’acquirente si troverà quindi a rilevare un bene presumibilmente a prezzo stracciato (visto l’inquinamento e le aste andate deserte), senza obbligo di altre opere accessorie e con una bonifica “scontata” grazie all’aiuto del comune.

 

A garanzia della bonifica dovrà però presentare una fidejussione bancaria. In molti ritengono che all’ex Carnielli sorgerà un nuovo supermercato: in molti punti della delibera si sottolinea infatti la “necessità” di esercizi commerciali in una zona considerata “scoperta”. Sul tema ha espresso la propria preoccupazione l’ex consigliere Pd Alessandro De Bastiani. “Ecco a chi spettano, e con quale priorità, gli oneri della bonifica dell’ex Carnielli – dichiara -. Per primo al curatore fallimentare, come stabilito da Corte Costituzionale e confermato dall’ufficio legale del comune. Per seconda alla Regione, che ha fondi appositi ma non sono abbastanza. Per terza alla Provincia, responsabile dell'Ambiente e titolare della fideiussione. Per quarti personalmente agli ex soci della Cerfim che potrebbero rientrare in possesso del bene dopo l’eventuale abbandono del curatore fallimentare, la famosa e fumosa derelizione. Per quinto all'eventuale acquirente del bene, che ha il vincolo di fare la bonifica prima di intraprendere qualsiasi altro lavoro. Per ultimo al comune, qualora nessuno dei sopracitati fosse in grado di risolvere il problema di salute pubblica. Indovinate a chi toccherà”.

 

Intanto il consiglio di quartiere di Centro ha convocato un’assemblea, il 4 settembre alle 19, insieme a tutti gli altri comitati di quartiere, per discutere del futuro e delle strategie per l’ex Carnielli.

 


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