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18 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Famiglia musulmana ordina lo spiedo senza maiale: poi paga solo in parte e posta una recensione diffamatoria

Il caso a Follina. Ascom pronta a difendere i ristoratori dai commenti su Google

| Claudia Borsoi |

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Famiglia musulmana ordina lo spiedo senza maiale: poi paga solo in parte e posta una recensione diffamatoria

FOLLINA – Ascom contro Google. L’associazione dei commercianti di Vittorio Veneto si dice pronta a tutelare i ristoratori associati bersagliati da commenti diffamatori postati dai clienti sul motore di ricerca più usato al mondo.

 

Google dà modo agli internauti di postare, sotto a quei locali indicati nelle mappe di Google, anche delle valutazioni dopo aver pranzato o cenato in un ristorante, pizzeria o agriturismo. «Avere un accesso a internet o ad un social network non significa poter scrivere di tutto e di più - afferma Antonella Secchi, direttrice di Ascom Vittorio Veneto -, perché il passaggio alla diffamazione è spesso molto facile e veloce».

 

E questo è il caso di un ristorante di Follina, destinatario di alcuni commenti postati in rete da un avventore, un cittadino straniero ma residente in Italia, dopo che aveva consumato un pranzo con la sua famiglia in quel locale. «Questa famiglia straniera – racconta Secchi – ha chiesto un pranzo di carne, dello spiedo per la precisione, lamentandosi poi per i tagli di carne sebbene il ristoratore avesse servito loro pollo come chiesto per ragioni religiose. Alla luce delle lamentele già palesate nel corso del pranzo, questa famiglia ha pagato solo in parte quanto consumato. Ma non soddisfatti, hanno poi postato in rete su Google una recensione negativa e diffamatoria ai danni del ristorante».

 

Le parole affidate alla rete non sono sfuggite al ristoratore che si è rivolto ad Ascom per capire come muoversi e tutelarsi. E Secchi ha scritto all’avventore diffidandolo a rimuovere il commento, altrimenti intraprenderà le vie legali in difesa del suo associato. «Google – spiega la direttrice di Ascom – dà la possibilità di chiedere la rimozione di una recensione solo se arriva da un account fasullo o se si tratta di pubblicità, spam o se contiene volgarità. Se invece la recensione è diffamatoria non prevede la sua rimozione. Cioè, se vengono violate le norme del codice penale la rimozione non è contemplata: è assurdo! E questo è il caso accaduto al mio associato».

 


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Claudia Borsoi

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