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29 marzo 2024

Castelfranco

Fatture per operazioni inesistenti, ai domiciliari 61enne di Cavaso

I pagamenti confluiti nei conti di società 'cartiera' per poi essere dirottati all’estero

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Fatture per operazioni inesistenti, ai domiciliari 61enne di Cavaso

CAVASO DEL TOMBA - Due persone sono state arrestate dalla guardia di Finanza di Bassano del Grappa che ha inoltre seguito 28 perquisizioni nell'ambito di un'inchiesta della procura di Vicenza sull'emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Le 28 perquisizioni sono state eseguite nelle province di Vicenza, Padova, Treviso, Verona e Belluno, Brescia e Crotone, presso le abitazioni dei titolari e le sedi delle società coinvolte nella frode fiscale. Sono stati impiegati più di 50 militari appartenenti al Comando Provinciale di Vicenza.

 

La custodia cautelare in carcere è stata notificata a un 44enne, residente a Zermeghedo (Vicenza), per aver emesso fatture per operazioni inesistenti utilizzando un'impresa che lo stesso, di fatto, gestiva attraverso un 61enne, di Cavaso del Tomba, ora agli arresti domiciliari. In base alle indagini coordinate dal pm berico Gianni Pipeschi, i due arrestati, già noti per reati di carattere fiscale, avrebbero adottato lo schema tipico della frode perpetrata mediante l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, con il fine di permettere a terzi di evadere le imposte dirette e l'Iva.

 

In particolare, l'emissione delle fatture sarebbe stata svolta da una società 'cartiera', attiva dal 2012, priva di ogni attività imprenditoriale e che non effettuava alcun versamento delle imposte. I pagamenti, correlati alle fittizie operazioni, sarebbero stati confluiti nei conti correnti della società 'cartiera' per poi essere dirottati su conti correnti esteri, con causali non supportate da operazioni commerciali realmente effettuate. I successivi prelievi di denaro dai conti esteri da parte degli indagati sarebbero serviti per retrocedere il contante ai 'beneficiari' della frode, trattenendone una percentuale.

 


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