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24 aprile 2024

Oderzo Motta

Facevano sembrare la casa disabitata, in realtà era un covo di spaccio con porte blindate e telecamere anti-polizia

Blitz della squadra mobile a Motta di Livenza

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polizia

MOTTA DI LIVENZA Blitz della squadra mobile della Questura di Treviso questa notte a Motta di Livenza nell’ambito di un’operazione di contrasto allo spaccio di droga. La polizia ha fatto irruzione all’interno di un appartamento occupato da immigrati di origine marocchina, dotato di porte blindate e telecamere per ostacolare eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine.

 

L’abitazione, che esternamente si presentava sempre con gli scuri chiusi per dare l’impressione di essere disabitata, era vigilata dagli stranieri, i quali si alternavano con funzioni di vedetta per controllare la presenza di persone sospette e di eventuali clienti. All’interno sono stati rinvenuti materiale necessario per il confezionamento delle dosi di stupefacente e denaro contante.

 

Sul posto, oltre ad altri quattro cittadini di origine magrebina, è stato rintracciato un marocchino di 31 anni destinatario di un ordine di cattura, poi portato in carcere a Treviso. L’unica donna tra i cinque occupanti dell’appartamento, una 32enne, risultata col permesso di soggiorno in regola, è stata condotta in questura per l’avvio della procedura di espulsione, mentre il compagno di questa, un 35enne noto per reati legati allo spaccio, è in attesa dell’udienza in programma il prossimo 28 maggio per il ricorso al decreto di espulsione emesso il 20 marzo scorso dal prefetto di Pordenone.

 


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