Sono a oggi 132 i casi confermati in Veneto di infezione nell'uomo dal virus West Nile, trasmesso dalla zanzara Culex Pipiens, dei quali 41 evoluti nella forma neuroinvasiva, con sei decessi, tutti avvenuti in persone anziane o con gravi patologie pregresse.

Lo evidenzia il sesto 'Bollettino sulle Arbovirosi' redatto e diffuso oggi dalla Direzione Prevenzione della Regione; rispetto a quello emesso il 21 agosto scorso è segnalato un aumento complessivo di 27 casi.

"Il monitoraggio continuo dei nostri esperti conferma che siamo di fronte a una situazione impegnativa ma che non deve destare allarme - sottolinea l'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto - con un virus che risulta asintomatico nell'80% dei casi e in meno dell'1% capace di evolvere nella forma neuroinvasiva. I tecnici della Direzione Prevenzione sono al lavoro per definire i particolari del Piano di disinfestazione straordinaria, sia adulticida che larvicida, che abbiamo deciso di far scattare, finanziandolo con fondi regionali che si aggireranno tra 400 e 500 mila euro".

 La provincia con più casi è Padova (54 totali, con 10 forme neuroinvasive), seguita da Rovigo (26 totali, 10), Verona (24 totali, 9), Venezia (19 totali, 8), Vicenza (6 totali, 3) e Treviso (3 totali, 1).