TREVISO - Primo giorno di primavera e gli Alpini, come da tradizione, hanno dato vita anche quest’anno, come ormai da 40anni, alla Festa degli Alberi, manifestazione itinerante che ogni anno vede spalancarsi i cancelli di una scuola primaria cittadina agli alpini, all’Amministrazione comunale, ai genitori, per un incontro all’insegna dell’amore, della cura per la natura e della salvaguardia del verde.

Quest’anno è toccato alle scuole primarie “I Maggio” di via San Bartolomeo: le penne nere del Gruppo Città di Treviso “Medaglie d’oro. Tommaso Salsa-Enrico Reginato” e del Gruppo “Padre C. Marangoni” insieme a 160 alunni con le insegnanti e la dirigente scolastica e il sindaco Manildo hanno piantato un melo cotogno nel giardino delle scuole, benedetto dal parroco don Ado Sartor ed affidato alle cure delle classi.

La Festa degli Alberi è una tradizione ormai consolidata, ma ha la capacità di rinnovarsi nel tempo. Quest’anno, per la prima volta, erano presenti anche gli ospiti del Centro Diurno per disabili “Peter Pan” di via Lancieri di Novara con le operatrici, un’occasione per gli alunni di entrare in contatto con altre realtà presenti sul territorio, e per i diversamente abili, di partecipare attivamente a gioiosi momenti di comunità. Catalizzatori e collante gli alpini, che hanno curato l’Alzabandiera, con l’Inno degli Italiani cantato da tutti, ed hanno donato alla scuola anche alcuni strumenti musicali. Nel corso della manifestazione è stata scoperta una targa in ricordo di Bruno Molin Pradel, compianto capogruppo del Gruppo “Treviso Città”, mancato l’anno scorso.