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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Finito il conto alla rovescia: inizia il Raduno Triveneto degli Alpini

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Finito il conto alla rovescia: inizia il Raduno Triveneto degli Alpini

VITTORIO VENETO - Mentre già la città comincia ad animarsi di penne nere e offrire messaggi di benvenuto, è arrivata l’ora del Raduno Triveneto degli Alpini del 3. Raggruppamento. Si inizia questa mattina alle 10 con il primo alzabandiera seguito dalla presentazione del libro di Laura Simeoni “Presenti! Muli e altri animali protagonisti della grande guerra” nel corso di una conferenza stampa alla quale prenderà parte anche il direttore del quotidiano Il Gazzettino, Roberto Papetti.

 

Poi la fiaccolata della memoria. Alle 13.10 da Miane partirà la prima delle cinque fiaccole che in contemporanea alle 19.45 confluiranno in piazza del Popolo per dare l’avvio ufficiale al Raduno, con l’accensione de parte del presidente della sezione Ana di Vittorio Veneto Francesco Introvigne del braciere su cui arderà fino al termine della manifestazione la “Fiamma del ricordo”.

 

Le altre fiaccole partiranno alle 15.15 dal Bosco delle Penne Mozze, alle 15.30 dal Monumento ai Caduti di Cordignano e dal monumento ai Caduti di Cappella Maggiore e alle 17 dal monumento ai Caduti del Parco della Voltetta in Fadalto. Dopo l’onore ai Caduti ci sarà l’ammaina bandiera e l’avvio della notte verde a Serravalle, dove alle 21 nella loggia dei Grani in piazza Minucci esordirà il musical realizzato dall’accademia teatrale Da Ponte diretta da Edoardo Fainello, con i tre cori Ana sezionali dal titolo “Anna matta di guerra” di Manuela Tessari.

 

Alle 21,30 in centro città nella piazza Medaglie d’Oro vicino agli stands dei partener dell’Adunata ci sarà il concerto del gruppo “I Goliardika rock’n show band”. In centro città è stato pressochè completato il villaggio dei partner del Raduno Triveneto che con la loro presenza hanno dato una mano alla realizzazione dell’evento: promozione ma anche presenza concreta da parte di attività storicamente vicine agli alpini, dalla Forst alla Nardini, a Ascotrade, da Lattebusche a Dersut ai supermercati Maxì, alle strutture di ristorazione che disposte in stand capienti si presteranno al ristoro, ma anche alla presentazione dei loro prodotti agli alpini e ai vittoriesi che affolleranno il centro.

 

Tra questi anche i ring di alcune reti televisive che effettueranno in diretta gli avvenimenti da sabato sera alla sfilata di domenica 17. Tra queste le manifestazioni ufficiali come da programma istituzionale che prevedono per sabato mattina e pomeriggio momenti molto forti e simbolici: la posa delle cinque foglie dell’albero del ricordo al Bosco delle Penne Mozze da parte delle cinque sezioni trivenete mancanti; la partenza dallo stesso luogo della Lampada votiva della Pace, portata a spalle dal Gruppo triveneto giovani dell’Ana, fino alla cattedrale di Ceneda; il conferimento sabato pomeriggio della cittadinanza onoraria all’Ana con un consiglio comunale straordinario nell’aula civica del Museo della Battaglia; la sfilata lungo il tragitto che percorsero i fanti 100 anni fa per liberare la città dopo la battaglia del Piave.

 

Dall’ammainabandiera previsto per le 19 la notte bianca impazzerà: tutto il centro sarà un brulicare di cappelli alpini con il concerto della Fanfara dei congedati della Brigata Cadore al Teatro Da Ponte, mentre nelle cinque chiese della città da Serravalle: dal Duomo, la chiesa di San Giovanni Battista, la Pieve di Sant’Andrea, la chiesa di San Michele Arcangelo, alla chiesa dei Ss.Pietro e Paolo, 15 cori alpini si esibiranno dalle 20.45, tre concerti in ogni chiesa. Alle 23.45 il ritrovo dei cori e delle fanfare in piazza del Popolo e a mezzanotte si uniranno nell’inno di Mameli.

 

La novità dell’ultimo momento, inserita dal Comitato organizzatore dopo un accordo con le direzioni didattiche, darà un impulso ulteriore al significato profondo del Raduno Triveneto: la sezione ha chiesto che nell’ambito della manifestazione la chiusura della sfilata alla quale sono attesi tempo permettendo 30 mila alpini, fosse riservata ai bambini, prima del passaggio della stecca.

 

Saranno proprio loro, cento bambini delle scuole materne, come i 100 anni che ricorrono dalla fine della guerra e lo scoppio della pace, a chiudere la sfilata percorrendo i 200 metri di viale della Vittoria che precedono le tribune d’onore in piazza del Popolo: ognuno di loro avrà al braccio un palloncino di colore bianco, o rosso o verde, che libereranno davanti alla tribuna autorità. “Vorremmo dare a questo gesto il significato molto alto, - spiega il presidente Francesco Introvigne - affinchè le nuove generazioni siano testimoni del loro tempo e siano anche portatori di fratellanza e pace come noi alpini”. Non a caso i bimbi porteranno uno striscione con la scritta : Voi ieri ed oggi, noi domani, per un futuro di pace”.

 



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