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19 aprile 2024

Italia

Fisco, siglato accordo Italia-Svizzera per scambio informazioni. Segreto bancario addio

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Fisco, siglato accordo Italia-Svizzera per scambio informazioni. Segreto bancario addio

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan ed Eveline Widmer-Schlumpf, capo dipartimento federale delle finanze svizzero, hanno sottoscritto oggi a Milano nella sede della Prefettura, l'accordo in materia fiscale che prevede lo scambio, su richiesta, di informazioni che va a modificare la Convenzione sulla doppia imposizione fiscale Italia-Svizzera. La firma e' stata preceduta da un incontro bilaterale tra Padoan e Widmer-Schlumpf. Di fatto, i paesi che aderiscono all'accordo abbattono la possibilità di avere un segreto bancario e accettano la mutualizzazione delle informazioni. Insieme al documento e' stata siglata anche la road map.

L'accordo "va nella direzione dell'eliminazione dei paradisi fiscali - ha detto Padoan - Ci sono altri paradisi fiscali, però questo accordo va nella direzione della loro eliminazione". In sostanza, sarà "meno conveniente e più difficile non scambiare le informazioni. Per loro sara' sempre meno conveniente e piu' difficile resistere allo scambio di informazioni". " In un'ottica di piu' lungo respiro - ha rimarcato il ministro - ci saranno grandi benefici per la finanza pubblica italiana perche' questo accordo pone le condizioni per una maggiore trasparenza e fiducia tra i contribuenti e l'amministrazione e rende piu' amichevole ed efficiente la gestione delle questioni fiscali in entrambi i paesi".

Padoan ha evidenziato che "l'accordo e' un passo avanti molto importante, frutto di un lavoro durato molto tempo, complesso e difficile. Abbiamo firmato un testo giuridico, che va alla ratifica dei parlamenti, e uno politico che fissa la road map per la prosecuzione dei negoziati sul trattamento dei frontalieri e sulla questione di Campione d'Italia".

"Il primo su scambio informazioni fa parte di un quadro internazionale, processo in cui Italia e Svizzera sono molto impegnati" ha precisato il ministro, ricordando che "prima che la crisi globale scoppiasse io ero all'Ocse e allora questo risultato era inimmaginabile. La crisi ha accelerato lo sforzo verso la trasparenza e dunque almeno da questo punto di vista e' stata utile. Questa firma si inserisce in un momento nel quale il parlamento ha votato il programma di regolarizzazione spontanea che consente ai nostri contribuenti di sanare, con sanzioni ridotte ma con il totale delle imposte, le posizioni irregolari".

"La firma di questo protocollo - ha aggiunto - consente agli italiani con capitali in svizzera di sanare irregolarità con le condizioni più favorevoli". Padoan ha anche annunciato che "nei prossimi giorni verrà firmato l'accordo con il Liechtenstein".

Padoan ha specificato che "la road map delinea il percorso per i frontalieri. Nell'accordo è prevista la reciprocità per i frontalieri svizzeri. La tassazione sarà concorrente e non ci sarà più la compensazione tra i due stati. Infine nella road map e' previsto che si facciano progressi per Campione d'Italia e richiede particolari disposizioni. La road map prevede la stipula dell'accordo specifico tra il governo italiano e quello svizzero che superi le attuali criticità".

"Con l’accordo tra Italia e Svizzera arriva il superamento del segreto bancario, che in passato ha protetto molti contribuenti disonesti. Questo per il Governo italiano significa acquisire uno strumento essenziale di lotta e prevenzione contro l’evasione fiscale. Per il Paese, significa soprattutto che miliardi di euro rientreranno in Italia". Ad affermarlo in una nota è Filippo Taddei, responsabile Economia e Lavoro del Partito Democratico.

Il Governo del Pd, aggiunge l'esponente del Pd, "non è solo determinato a portare a termine la riforma del fisco, ma lavora per superare la logica dell’emergenza quando si parla di lotta all’evasione. Per questo continua a dotarsi di strumenti ordinari ed efficaci, come quello dell’accordo con la Svizzera, per riportare i contribuenti italiani alla fedeltà fiscale. Allo scopo di continuare a ridurre le tasse su chi lavora e produce", conclude.

 


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