Papa Francesco sta rivoluzionando, con parole e fatti, la Chiesa Cattolica e il suo rapporto col mondo. L’arcidiocesi di Friburgo, la seconda per importanza in Germania, guidata dall'arcivescovo Robert Zollitsch (in foto), coglie in questi giorni questo vento di novità e si spinge ancora più avanti con una circolare destinata a far discutere.

L’obiettivo, come dichiarato allo Spiegel on line dal responsabile della Ufficio per la cura delle anime di Friburgo, il decano Andreas Moehrle, è essere aperti verso le persone colpite dal fallimento di un matrimonio, dar loro ascolto e avvicinarle, in un paese dove un matrimonio su due finisce col divorzio.

L'arcivescovo Robert Zollitsch, nello scorso mese di settembre durante la Conferenza episcopale tedesca, aveva affermato che i divorziati risposati “appartengono alla Chiesa, per cui dobbiamo trovare soluzioni per loro nel più vasto ambito ecclesiastico”. Ora, in base al documento, ai sacerdoti viene chiesto di riammettere i divorziati risposati ai sacramenti, come la comunione, la confessione e l'estrema unzione. Ai figli dei “nuovi” matrimoni non saranno negati il battesimo, la cresima e la prima comunione e tutti gli altri sacramenti. Sempre nel documento, l’invito è a non bandire più i divorziati risposati dai consigli dei fedeli nelle parrocchie o da altri incarichi ecclesiastici affidati a laici.

Dalla sala stampa Vaticana, tuttavia, Padre Lombardi cerca subito di fermare eventuali fughe in avanti: "Proporre particolari soluzioni pastorali da parte di persone o di uffici locali può rischiare di ingenerare confusione, è bene mettere in rilievo l'importanza di condurre un cammino nella piena comunione della comunità ecclesiale”.

BDN