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20 aprile 2024

Italia

Gay Pride, migliaia sfilano a Palermo

Vendola: su unioni viltà sinistra

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Gay Pride, migliaia sfilano a Palermo

PALERMO - Al via dal Foro italico di Palermo il Gay Pride nazionale. Ad aprire il corteo Nichi Vendola, Vladimir Luxuria, la top model Eva Riccobono, l'attrice palermitana Barbara Tabita e l'assessore comunale alla Cultura Francesco Giambrone. All'altezza di corso Vittorio Emanuele, davanti alla chiesa della Catena, centinaia di palermitani hanno a lungo applaudito i carri del Gay Pride nazionale. Migliaia le persone che hanno seguito i carri diretti ai cantieri culturali della Zisa.



A parlare a proposito di una eventuale legge sulle unioni degli omosessuali è stato il leader di Sel, Nichi Vendola. "Ho avuto molte controprove - ha detto - che mi hanno reso diffidente nei confronti del Parlamento e della politica. Il centrosinistra, nel passato, troppe volte ha peccato di viltà. Ha pensato di non turbare gli umori di Oltretevere. Il centrodestra manco a parlarne, con la loquela di Giovanardi". "Sono contento che anche nel centrodestra adesso si levano voci importanti per squarciare questa coltre di insopportabile ipocrisia", ha concluso Vendola.



"Da Palermo, nuova capitale dei diritti, inizia il nostro conto alla rovescia per la parità - spiega Paola Brandolini, presidente nazionale di ArciLesbica -. Nei giorni scorsi è iniziata la discussione parlamentare nelle Commissioni giustizia di Camera e Senato sulla legge contro la violenza omofobica e sui disegni di legge in materia di coppie omosessuali ed estensione del matrimonio civile. Il Parlamento italiano, ormai messo alle strette dai continui richiami dell'Unione Europea, sembra voler finalmente colmare l'inaccettabile ritardo legislativo''. ''I partiti devono sapere - sottolinea Brandolini - che non potremo accettare temporeggiamenti, ulteriori ritardi o rinvii, concessioni di diritti parziali. Nessuna scusa, nessuna codardia potrà essere più tollerata.

Rammentiamo soprattutto a Pd, Sel e M5S, cui esponenti sono oggi presenti al corteo, che in campagna elettorale hanno promesso che entro sei mesi sarebbero stati approvati provvedimenti sui diritti civili''. ''Dalla grande manifestazione dell'orgoglio e per i diritti Lgbt che si tiene oggi a Palermo - conclude la Presidente Nazionale di ArciLesbica - parte il nostro conto alla rovescia: entro l'anno vogliamo i provvedimenti che chiediamo da decenni. Questo dovrà essere l'ultimo anno in cui il nostro Pride chiede la parità di diritti. Si impegnino, quindi, le forze politiche e il Parlamento italiano perché nel 2014 anche l'Italia celebri un Pride di diritti conquistati''.

 



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