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19 aprile 2024

Treviso

Gioco d’azzardo: 354 trevigiani giocatori patologici

A Treviso la mostra interattiva con roulette e slot machine che spiega le trappole del gioco

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Gioco d’azzardo: 354 trevigiani giocatori patologici

TREVISO - Sono sempre di più i trevigiani che giocano alle slot machine e acquistano gratta e vinci. Una dipendenza, quella da gioco d’azzardo, sempre più diffusa.

In provincia di Treviso ben 354 persone nel corso dell’ultimo anno hanno chiesto aiuto al Servizio dipendenze dell'Usl 2. Nel 2016 erano 317. L’analisi rileva una prevalenza dei maschi (111 casi nel 2018) sulle donne. I maschi hanno tra i 45 e i 49 anni, le donne tra i 55 e i 64. Per quanto attiene l’attività lavorativa, il giocatore che si rivolge agli ambulatori, prevalentemente ha un reddito proprio proveniente da un lavoro o da pensioni. L'area dove si scommette di più è quella di Treviso, con 157 giocatori in cura. Le slot-maschio sono in assoluto la dipendenza più diffusa: il 78.5% delle persone non riesce a smettere.

Ogni anno gli italiani si giocano 96 miliardi, con 19 miliardi di euro di perdite nette. La parte preponderante di questi, oltre 49 miliardi, vengono giocati a videolottery e newslot. 

Per svelare le regole e le logiche sottostanti il fenomeno del gioco d'azzardo, e per aiutare ad acquisire consapevolezza e evitare di cadere nella trappola degli eccessi del gioco, l’Usl 2 ha organizzato una mostra interattiva e un ciclo di talk show itineranti, nei Comuni del territorio. Le due iniziative sono state realizzate in collaborazione con Taxi1729, associazione fondata da un matematico e da un fisico, il cui obiettivo  è “pensare da scienziati e comunicare da creativi”, ovvero raccontare la scienza in modo preciso e approfondito ma anche appassionato, attivo e facilmente comprensibile.

La mostra, intitolata “Fate il Nostro Gioco”, sarà aperta da domani, 8 marzo, nelle sale di Palazzo Bomben della Fondazione Benetton, a Treviso, fino al 10 aprile. Un divulgatore scientifico guiderà i visitatori lungo un percorso sviluppato in tre ambienti: nel primo i visitatori affronteranno il celebre gioco delle tre porte al fine di esplorare il concetto di probabilità.

Il secondo ambiente è un vero e proprio casinò matematico con tanto di croupier, impersonati dai divulgatori scientifici, che si trasformano e interagiscono con i visitatori nel gioco della roulette, del black jack, del poker ma anche nei giochi pubblici d’azzardo come slot machine, lotto, superenalotto, win for life e gratta e vinci. Viene mostrato come il “bilancio” dei giocatori sia destinato a peggiorare a un ritmo che si può calcolare matematicamente, in modo semplice.

Nel terzo e ultimo ambiente si stimola, tramite un video, la riflessione sulle conseguenze del gioco d’azzardo patologico. “Le ludopatie - spiega l’Usl - sono in grado di distruggere non solo la singola persona, ma interi nuclei familiari: si è calcolato che, mediamente per ogni persona schiava del gioco ce ne sono altre sette- tra genitori, fratelli, figli, o amici - costrette a subirne le conseguenze”.

 



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Isabella Loschi

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