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28 marzo 2024

Castelfranco

Giorgio Lago, il suo ultimo pezzo da direttore nella sala in Biblioteca

Sabato l’intitolazione. Il figlio: “Un bell’esempio per i giovani che volessero fare questo lavoro”

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Giorgio Lago, il suo ultimo pezzo da direttore nella sala in Biblioteca

CASTELFRANCONella sala al primo piano della Biblioteca comunale dedicata a Giorgio Lago un pannello con una sua foto e l’ultimo articolo che scrisse prima di lasciare la direzione del Gazzettino.

“Un bell’esempio per i giovani che volessero intraprendere questo lavoro”, ha commentato sabato Francesco Chiavacci Lago, figlio del giornalista castellano scomparso nel 2005, poco prima che venisse ufficialmente inaugurata la sala che si trova proprio di fronte a quella intitolata meno di un anno fa a Tina Anselmi.

Ci si possono trovare anche alcuni libri appartenuti al giornalista, oltre che una sua macchina da scrivere.

Sabato, prima dell’intitolazione in Biblioteca, c’era stato un convegno in Teatro Accademico organizzato dall’Associazione Amici di Giorgio Lago, dove amici e rappresentanti del mondo della cultura e del giornalismo l’hanno ricordato con aneddoti e riflessioni su quello che aveva fatto ed immaginando quello che avrebbe potuto scrivere oggi su diversi temi d’attualità.

 

C’è stata anche la presentazione del libro “C’era una volta il Nordest – Giorgio Lago, vent’anni di giornalismo razza Piave”, a cura di Francesco Jori e Gianni Riccamboni, dove sono raccolti molti editoriali di Giorgio Lago.

Lago oggi è una figura che nonostante gli anni continua ad affascinare. E per farlo la stessa associazione che ne porta il nome sta puntato sui giovani, con un premio dedicato proprio agli studenti dei licei delle città del Nordest.

 


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