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29 marzo 2024

Giuseppe De Maio

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Pietro Panzarino - Vicedirettore | commenti |

TREVISO - Frodi fiscali, evasione, riciclaggio di denaro, esportazioni di capitali all'estero. Anche di questo, è fatta la crisi. E la Provincia di Treviso, dove c'è chi stenta ad arrivare a fine mese e chi nasconde ingenti patrimoni oltre confine. Dell'attuale contesto sociale ed economico ci parla Giuseppe De Maio (in foto). Ma un punto di vista particolare: quello, appunto, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza.

La vulgata definisce la Guardia di Finanza come l'organo dello Stato preposto al controllo delle attività imprenditoriali, commerciali ed economiche in generale... Può fare una presentazione sintetica delle funzioni più importanti che Ella esercita nella nostra Provincia?

La Guardia di Finanza è un Corpo di Polizia altamente specializzato in materia economica e finanziaria, che svolge, quotidianamente, la propria opera a tutela della collettività, dell’economia legale e del libero mercato. Per assolvere ai propri compiti istituzionali, si avvale, nella provincia di Treviso, di un Nucleo di Polizia Tributaria di 6 reparti territoriali (Compagnie, Tenenze e Brigate), con varie attribuzioni e specifiche competenze. Io, in qualità di Comandante Provinciale, svolgo una preminente funzione di indirizzo e controllo sull’operato dei Reparti dipendenti, affinché lo stesso sia sempre aderente alla missione istituzionale ed agli obiettivi strategici, così come definiti dall’Autorità di Governo e da quella di vertice, opportunamente attagliati ed adeguati alle peculiarità della provincia di Treviso.

 

Lei conosce bene la nostra Provincia, avendo lavorato con ruoli e funzioni diverse durante la sua carriera... la crisi economica e, di conseguenza, sociale, che investe il Paese, tocca anche Treviso. Quali sono i connotati e i dati più significativi nel nostro territorio dal suo osservatorio?

Il mondo imprenditoriale e professionale della Marca, sempre caratterizzato da grande vivacità, dinamismo e slancio, vive da ultimo, una evidente situazione di sofferenza a causa della crisi economica finanziaria globale. Tale recessione ha portato, inevitabilmente, ad un incremento dei fallimenti e delle altre procedure concorsuali, accanto a sofferenze finanziarie legate ai ritardi nei pagamenti che si traducono in carenza di liquidità e protesti. Gli investimenti, purtroppo, sono frenati dagli effetti restrittivi sulle condizioni di finanziamento delle imprese. In questo contesto, si rivela in tutta la sua pericolosità il fenomeno dell’evasione fiscale, che costituisce una forma di concorrenza sleale tra imprese e un sistema distorsivo mediante il quale, cittadini fiscalmente disonesti, arrecano sia un danno alla collettività sia, indirettamente, una pressione fiscale più elevata.

 

Tenuto conto degli stretti rapporti tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, quali sono le funzioni specifiche di ciascuno dei due enti?

La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate operano in sinergia e con intenti comuni per ciò che attiene la materia fiscale. La Guardia di Finanza, tuttavia, essendo un Corpo di Polizia con importanti poteri e prerogative, opera con un approccio di “carattere trasversale” nella conduzione delle proprie investigazioni. Per noi è fondamentale operare secondo tale approccio che, sintetizzando, può essere definito una sorta di forma mentis propria dell’investigatore economico finanziario in grado di contrastare efficacemente non solo l’evasione fiscale, ma, contestualmente, altre forme correlate di illecito quali il riciclaggio di denaro, i reati fallimentari, gli illeciti valutari nonché tutta le fattispecie illecite legate alla criminalità economica in genere. La Guardia di Finanza si occupa, avuto riguardo al “versante” delle uscite, del controllo del bilancio della comunità europea, statale e degli Enti locali, in stretto contatto con la Corte dei Conti.

 

Può darci qualche dato significativo, per fotografare la realtà economica della Provincia?

La Guardia di Finanza della provincia di Treviso è fortemente impegnata affinché l’attuale crisi finanziaria, che colpisce larghe fasce di imprese, professionisti e famiglie, non le esponga alle possibili penetrazioni economiche di soggetti criminali con ampie disponibilità, finalizzate all’inquinamento del tessuto economico e all’acquisizione di quote societarie, immobili ed esercizi commerciali per finalità di riciclaggio.

 

In merito agli aspetti economici, quali sono i fenomeni che possono suscitare allarme sociale?

L’esportazione dei capitali all’estero è stato, ed in parte è, un fenomeno diffuso, non solo nella marca trevigiana, ma in tutti quei territori ove in passato vi è stato un importante accumulo di ricchezze, in parte derivanti dall’evasione fiscale. La Guardia di Finanza è costantemente impegnata a monitorare e contrastare questo fenomeno che non può essere scoperto solo mediante il mero esame della contabilità, ancorché attento e approfondito, bensì attraverso una preventiva attività di intelligence, nonché con l’esecuzione di complesse indagini di polizia giudiziaria, che consentano anche la ricostruzione dei flussi finanziari destinati verso Paesi terzi.

 

La mancata emissione degli scontrini fiscali, ogni qual volta si fanno degli interventi nazionali, mette in luce dati molto preoccupanti... il Governo aveva dichiarato che tali operazioni sarebbero state programmate in tutto il territorio nazionale. A Treviso è stato fatto qualche intervento significativo? Ha dato riscontri sostanzialmente identici a quelli nazionali?

Gli interventi effettuati nella Provincia di Treviso in materia di corretto rilascio degli scontrini e ricevute fiscali non hanno evidenziato significativi scostamenti rispetto al dato nazionale. Tengo a precisare che l’attività svolta in materia di “controlli strumentali” rientra tra i compiti d’istituto ma la sua rilevanza può definirsi “residuale” se rapportata all’impiego di risorse umane nei principali ambiti istituzionali del Corpo a tutela dell’economia legale, quali ad esempio il contrasto alle frodi fiscali ed all’evasione fiscale internazionale.

 

Nel territorio provinciale, la crisi ha messo fuori gioco alcune situazioni economiche e ne ha fatto nascere altre, nuove e positive. Può illustrare la sua valutazione nel merito, in relazione ai vari reparti territoriali da lei dipendenti?

Dalle situazioni di crisi, in effetti, sono scaturite delle opportunità ed occasioni di rinnovamento per l’imprenditoria trevigiana. E’ importante però, in questo ambito, che tutto avvenga nel rispetto delle regole. Per questo è fondamentale che un Corpo come quello della Guardia di Finanza vigili costantemente in tal senso in modo capillare, a tutela dell’economia legale, delle libertà e della sicurezza economico finanziaria



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