Gli Alpini sono in città, Treviso è pronta

Ultimati stand, chioschi e strutture sanitarie, questa mattina sopralluogo del sindaco Manildo ai cantieri alpini

| Isabella Loschi |

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TREVISO - Sono arrivati. Treviso è invasa dagli Alpini. A poche ora dal via ufficiale della 90esima Adunata Alpini sono tantissime le penne nere che affollano vie e piazze della città intonando cori e brindando. Ultimati anche chioschi, stand e strutture pronte a sfamare e dissetare le migliaia di persone che nel fine settimana invaderanno pacificamente la città.

alpini

Mentre quasi tutti i bar e ristoranti del centro questa mattina sistemavano tavole e spine di birra all’esterno dei locali e ultimavano gli ultimi rifornimenti di cibo, parecchi negozi, soprattuto di abbigliamento e accessori hanno deciso di chiudere. Chi già da oggi, altri da venerdì a domenica.

Mentre con il passare delle ore le aree camper e le tendopoli si stanno riempiendo, questa mattina il sindaco Giovanni Manildo ha fatto un sopralluogo ai cantieri dell'Adunata tra centro storico e i quartieri per un totale di circa 700mila euro di lavori regalati dagli alpini. Come tradizione in occasione di ogni Adunata, gli alpini "donano" alla città alcune opere pubbliche. Per Treviso, risistemeranno il parco pubblico Mazzotti, lungo viale Cairoli, il ponte sul Sile di fronte all'università, 22 fontane nel centro cittadino e i giardini di 23 scuole, con nuovi giochi, orti e rifacimento dei vialetti. In campo, per realizzare le opere, hanno lavorato 150 uomini della protezione civile Ana.

Sotto l’aspetto sanitario allestiti anche i sei punti medici avanzati in città che la prima assistenza. Forniranno eventuali medicazioni, assistenza e somministrazione di farmaci. Le postazioni saranno posizionate in piazza Indipendenza (nella foto sotto), via Bressa, piazza Duomo, via Roma, piazza Matteotti e Porta Santi Quaranta per un totale di 70 posti letto per degenze brevi. Si tratta di un’ampia tenda pneumatica, comprendente un’area di accettazione, una di attesa, una mini area chirurgica, un’area medica dotata di attrezzatura clinica di monitoraggio e di strumentazione per elettrocardiogrammi con possibilità di teletrasmissione alla Cardiologia dell’Ospedale di Treviso. Una seconda tenda uguale e comunicante, invece, è provvista di dieci brande per ospitare eventuali pazienti in attesa di ospedalizzazione o per altre necessità. Grazie ad un terzo modulo, i Pma nei punti più critici potranno essere ampliati fino arrivare a 20 posti letto. A questi si aggiunge anche l’Ospedale da campo dell’Ana, all’ex Pattinodromo, con un’altra ventina di posti e una piccola sala operatoria per i casi più gravi.

L’organico sanitario impiegato sarà di circa un migliaio di uomini, tra medici, infermieri e volontari, dislocati nel capoluogo e suddivise in 20 squadre, con 20 ambulanze a disposizione in più rispetto a quelle normalmente in servizio. Potenziati anche i servizi all’ospedale Cà Foncello con potenziamento dei turni del personale per garantire anche la normale attività alla popolazione.

 

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