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18 aprile 2024

Economia e Finanza

Gli italiani bevono meno vino

Giù dal podio dei principali Paesi consumatori

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Gli italiani bevono meno vino

L’Italia esce dal podio e si classifica al quarto posto, nella classifica mondiale dei paesi consumatori di vino, con poco meno di 20,5 milioni di ettolitri consumati nel 2015. Il primo posto è conquistato dagli Stati Uniti, con 30,1 milioni di ettolitri, seguiti dalla Francia con 27,2 milioni di ettolitri, e dalla Germania che scalza il Belpaese raggiungendo i 20,5 milioni di ettolitri. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’Organizzazione mondiale del vino e della vite (Oiv) che ha evidenziato peraltro una sostanziale stabilità nei consumi mondiali in quantità a 240 milioni di ettolitri, erano 239 nel 2014.

Il cambiamento della classifica, sostiene Coldiretti, è stato determinato dall’aumento dell’1 per cento dei consumi negli Usa, dal calo dell’1,2% dei consumi in Francia, del debole aumento in Italia (+0,3%) e di quello piu’ consistente della Germania (+1,1%). Negli ultimi anni si è verificata ''una vera rivoluzione del mondo del vino a partire dall’Italia, dove i consumi interni sono scesi al minimo dall’Unità d’Italia''.

Passando alla produzione, secondo l’Organizzazione mondiale del vino e della vite l’Italia nel 2015 si classifica al primo posto, con 49,5 milioni di ettolitri, davanti alla Francia con 47,5 milioni di ettolitri, con la produzione mondiale che è salita del 5,4 per cento a 274,4 milioni di ettolitri.

Le vendite di vino italiano all’estero hanno raggiunto il record storico di 5,4 miliardi (+5%) per effetto di un incremento in valore di oltre 13% negli Usa, mentre nel Regno Unito l’export cresce dell’11% e la Germania rimane sostanzialmente stabile.

In Oriente le esportazioni sono cresciute sia in Giappone sia in Cina, rispettivamente in valore del 2% e del 18%. Negli Stati Uniti sono particolarmente apprezzati il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Pinot Grigio, il Barolo e il Prosecco che piace però molto anche in Germania insieme all’Amarone della Valpolicella e al Collio. Lo spumante è stato il prodotto che ha fatto registrare la migliore performance di crescita all’estero nel 2015 con le esportazioni che con un aumento del 17% ha raggiunto il record di 985 milioni di euro.

Nella classifica delle bollicine italiane più consumate nel mondo ci sono nell’ordine il Prosecco, l’Asti, il Trento Doc e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese. Per quanto riguarda le destinazioni, la classifica è guidata dal Regno Unito con circa 250 milioni di euro e un incremento del 44% nel 2015, ma rilevanti sono anche gli Stati Uniti con circa 200 milioni e un aumento del 26% a valore.

Preoccupante è invece il flop registrato in Russia, dove le esportazioni di vini e spumanti calano ulteriormente del 31%, per effetto delle tensioni politiche e commerciali, nonostante il vino non rientri tra i prodotti colpiti dall’embargo. Il successo del vino italiano all’estero ha spinto il fatturato del settore che, comprendendo anche il comparto spumanti, cresce del 3% e raggiunge nel 2015 il valore record di 9,7 miliardi.

 



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