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19 aprile 2024

La Gotti

Categoria: Notizie e politica -

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Emanuela Da Ros | commenti | (10)

Per prima cosa bisognerebbe fare un distinguo: tra gotti (bicchieri da vino da tavola) e Gotti (caserma vittoriese che per 60 anni ha ospitato i militari dell'esercito italiano).

I gotti li conosciamo (e usiamo) tutti. La Gotti la conoscono (ma non la usano più) sia al 1^Fod che a Vittorio Veneto.

I vittoriesi conoscono la Gotti perché è soprattutto un punto di riferimento mappale: "Te riva fin a.a Gotti e te gira a destra. No te pol sbajar".

La realtà è che sbagliarsi è facile.

A quanto pare (vado di veline, articoli, indiscrezioni), la Gotti la conosceva l'ex sindaco Toni Da Re che - a quanto si dice - prima di deporre la fascia tricolor da primo cittadino aveva ricevuto dal governo una comunicazione secondo cui l'ex caserma (dismessa come tante altre) avrebbe potuto diventare un centro di accoglienza per i profughi. La Gotti, d'altra parte, la conosce pure l'attuale sindaco Tonon che la scorsa settimana è caduto dalle nuvole quando ha saputo dalla stampa (non da fonti istituzionali) che sì, l'ex caserma Gotti avrebbe potuto ospitare qualche centinaio di profughi.

In un mondo in cui le comunicazioni sono relativamente facili e veloci, la destinazione del casermone non avrebbe dovuto sorprendere nè sindaco nè cittadini. Ma il fattore sorpresa, a quanto sembra, sfida le nuove tecnologie. Tonon e i deputati provinciali e regionali del Pd di fronte alla concreta possibilità di trasformare un edificio in disuso in una casa temporanea per chi una casa non ce l'ha hanno storto il naso. E mosso le chiappe. Hanno contattato Chi di Dovere e si sono assicurati che tutto il progetto fosse congelato. Che la Gotti (che sollievo!) restasse vuota.

Vada pure a remengo la caserma, ma i profughi no. Non li deve accogliere.

Quello che fa specie è che il congelamento è piaciuto. A (quasi) tutti.

Tutto sommato è preferibile che la Gotti resti vuota (come un bicchiere di vino consumato a pranzo). Che resti un complesso (dotato di camere, cucina, sala mesa, sala ricreativa, palestra, sala proiezioni, ecc.) deserto piuttosto che alloggi dei profughi che hanno sfidato il mare e un incerto destino pur di sognare una vita dignitosa. Tutto sommato è meglio discutere sul tema della responsabilità logistica (chi sapeva cosa sarebbe diventata la Gotti? perché ha taciuto?) piuttosto che riconvertire degli spazi utulizzabili in qualcosa di utile. Tutto sommato è meglio che i profughi stiano alla larga.

Perché anche se i veneti hanno dentro (e io di sicuro non smentisco l'evidenza)  il dna dell'accoglienza; perché se sono tra i primi in Italia a meritare la lodevole medaglia della solidarietà e del volontariato, questa Cosa dell'Accoglienza dei Profughi suona stonata.

Perchè con tutti i posti che ci sono i profughi dovrebbero venire proprio a Vittorio Veneto? perché non potrebbero essere accolti a Vipiteno? a Giarre o a Monfalcone? perché devono venire qui?

Già: perché?

Perché gli spazi ci sono? Dettagli.

Perché gli spazi erano stati oculatamente individuati? Dettagli.

Perché un centinaio di profughi, in una popolazione di 30 mila abitanti, destabilizzerebbero una città?

Non lo so.

Io comunque ci speravo. Speravo che questa città (la mia città) avesse il coraggio (si tratta di coraggio, poi?) di dare un segnale in controdendenza. Che aprisse le braccia, il cuore, un cancello chiuso per accogliere chi ha lasciato la sua terra. Non per capriccio, ma per necessità.

Io mi rammarico. Per aver perso il treno dell'altruismo. E non per una sbagliata coincidenza.



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Effettivamente, Graziosissima Direttora, sarebbe stata una mossa incredibilmente controcorrente il dichiarare che Vittorio Veneto è disponibile ad accogliere i profughi. Se l'immagine lo sbalordimento nazionale?

Ma non siamo preparati per nuotare così controcorrente.

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Caro Michele, secondo me non è che non siamo "preparati per nuotare controcorrente"...E' che non sappiamo proprio nuotare. Quanto a "galleggiare" è un'altra cosa. In questa prodezza siamo eroici.

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Io in parte condivido, in parte vorrei che venisse fatto un discorso più ampio del classico si/no.

C'è stato domenica sera un servizio del programma La Gabbia che faceva riferimento ad un quartiere di Milano dove per una somma tra i 100 e i 400 € venivano sfondate abusivamente le porte di appartamenti di case popolari in disuso (magari temporaneamente) così da dar modo a diseredati di trovare alloggio.
In prevalenza questi soggetti non italiani si stabiliscono dopo aver sfondato la porta con i propri bagagli e se riescono si tirano fuori corrente ed acqua a spese del popolo italiano.
Il servizio faceva casualmente riferimento anche a 24000 richieste di alloggio inevase nella stessa zona da parte di "cittadini" che magari avevano pagato le tasse e lavorato fino a pocho tempo prima per pagarsi un regolare affitto.

Che ne dite di fare la stessa cosa voi immigrati ?

trovate uno bravo che vi faccia un buchetto sul muro della gotti ed entrate, vi faranno anche un bel servizio televisivo, la gente che ancora ha il televisore vi osserverà e si abituerà. Forza che aspettate??!

funziona così in italy!

Avanti Savoia

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Sig. Denisio (sempre rigorosamente anonimo) ora vuole pure applicarsi alla "istiigazione a delinquere" ?

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Ultimamente immagino che la mancanza di Cecchini la faccia sentire meno importante, peccato.

Posso suggerirle una lettura?

se si vada pure al Link qui sotto:

http://www.conflittiestrategie.it/siano-stramaledetti-gli-ipocriti

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Chi sarebbe questo "Cecchini" , Sig. Denisio? mi spiace ma non lo conosco.

Circa il link che mi consiglia mi guardo bene dall' accettare consigli di lettura dal primo anonimo che passa per il blog...

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..potessero essere una risorsa per il territorio ???
Io ho visto i rifugiati a Porta Cadore che stanno a guardar passare le macchine senza fare nulla tutto il giorno ... non è edificante per loro e nemmeno per i cittadini.
Non esiste la possibilità di impegnarli nella pulizia del territorio ?? in opere di salvaguardia del terreno ??
Pagare son pagati, sarebbero occupati, ed entrerebbero in contatto con la popolazione in punta di piedi ... e sarebbero apprezzati per il loro lavoro per la comunità che li ospita .
Invece di dividerci tra pro e contro usiamo la fantasia per trovare dei mezzi di integrazione ... poi se appena avranno avuto un visto se ne andranno almeno andranno via con un buon ricordo del tempo passato nella nostra città.

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Secondo me le contano e poi stilano delle statistiche sul traffico che passa per quella strada.

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Grande, Scorretto, non ci ero arrivato! si tratta dunque degli annunciati nuovi studi sui flussi di traffico per Serravalle!

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Dopo il messaggio privato su FB oggi vengo raggiunto da una mail di Cecchini. Egli inventa col suo solito tono di scherno e offensivo, ma (purtroppo) su di me non ha NESSUN elemento concreto sul quale ricattarmi o screditarmi.

Questa la mia risposta:

Credo che lei stia esagerando. Tra il Blog, i messaggi privati su FB e le mail non ha un limite.

Capisco che lei mi vuole provocare sperando in una mia reazione emotiva e quindi colpirmi. E' da lei.

Valuterò se presentarmi come teste nella Querela Puppato.

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