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24 aprile 2024

Politica

Il Governo ha giurato

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Il Governo ha giurato

Governo Conte, ci siamo. Dopo 88 giorni prende il via formalmente la strada del nuovo governo Lega-M5s, con il giuramento del neo presidente del Consiglio e dei suoi ministri 18 ministri al Quirinale. Giuseppe Conte ha pronunciato da presidente del Consiglio il giuramento di fedeltà alla Costituzione al Quirinale, davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Subito dopo di lui, hanno ripetuto la formula i neo vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. A tutti il Presidente della Repubblica ha rivolto, dopo la stretta di mano, gli auguri.

 

 

CONTE -"Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi politici anticipati nel contratto di governo, lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità della vita di tutti gli italiani" le prime parole del neo premier Conte, che oggi ha tenuto a battesimo il primo governo della Terza Repubblica.

 

SALVINI - Uscendo dal Quirinale, Matteo Salvini invece si è limitato a dire nel piazzale antistante il Palazzo: "Sono felice ed emozionato, penso ai miei due bambini e spero mi abbiano visto da casa". Ce la farà a fare il vicepremier-ministro dell'Interno e il segretario della Lega? "Basta organizzarsi, tutto si può fare, basta volerlo'', assicura Matteo Salvini arrivando a palazzo Chigi dopo aver giurato al Colle. ''L'ho fatto fino ad ora, perché non posso continuare a farlo...'', insiste Salvini.

 

Non c'è solo la questione dei migranti sul tavolo del neo ministro dell'Interno Matteo Salvini, c'è anche il dossier sui beni confiscati alla mafia. E' lo stesso neo vicepremier e ministro dell'Interno che lo anticipa rispondendo ai giornalisti all'uscita del Quirinale dove si è appena conclusa la cerimonia di investitura del nuovo governo. Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano quale sarà il primo provvedimento del neo ministro e se eventualmente fosse sulla questione dei migranti, Salvini risponde: "Ve lo comunicheremo. C'è anche tutto il dossier sui beni confiscati e sequestrati ai mafiosi".

 

DI MAIO - "Ora al lavoro per dare lavoro" ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio, uscendo dal Quirinale dopo il giuramento del nuovo governo. "Un grazie di cuore a Beppe Grillo, lo incontrerò sabato per goderci insieme questa vittoria". "Mi occuperò dello Sviluppo Economico e del Lavoro perché è ora di far ripartire il Paese, di mettere da parte la Fornero, di istituire il Reddito di Cittadinanza e il salario minimo orario. E lo faremo" aveva sottolineato poco prima postando su Facebook un selfie della squadra. "Siamo la squadra del Movimento 5 Stelle nel governo del cambiamento e siamo al vostro servizio! Ci vediamo sabato alle 19 a Roma - conclude Di Maio - in piazza della Bocca della verità per festeggiare tutti insieme". All'uscita Paolina Esposito, la mamma di Luigi Di Maio, si è detta "emozionata e orgogliosa". "Mio figlio è stato bravo" ha aggiunto.

 

 

COSTA - "La terra dei fuochi è sempre nel mio cuore e adesso deve stare nella mia penna" ha detto il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, lasciando il Quirinale. Siamo "una buona squadra" ma, aggiunge, "valutateci per quello che facciamo".

 

MOAVERO - "Non siamo un governo militare. Uniti e motivati tutti insieme" ha detto il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, lasciando il Quirinale. A chi gli chiede se lavorerà con Paolo Savona, "certo -risponde- lo conosco bene". Poi il riferimento alla sua terza esperienza da ministro: "Non c'è due senza tre".

 

L'EUROPA - Intanto l'Unione europea ha espresso "piena fiducia nella capacità e nella volontà del nuovo governo" italiano "a impegnarsi in modo costruttivo con i partner europei e con le istituzioni dell'Ue per sostenere il ruolo centrale dell'Italia nel progetto europeo". L'Italia, ha sottolineato Bruxelles "è un membro fondatore dell'Ue, un partner fidato ed indispensabile". "La vostra nomina avviene in un momento cruciale per l'Italia e per l'intera Ue - scrive in una lettera di congratulazioni il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk -. Per superare le sfide comuni che abbiamo davanti, servono più che mai unità e solidarietà. Credo fortemente che la nostra comunità potrà prosperare solamente se si basa su un dialogo rispettoso e sulla collaborazione leale, cose che farò del mio meglio per assicurare". "Non vedo l'ora di lavorare con voi nel Consiglio Europeo e nel G7", aggiunge Tusk.

 

LE PROSSIME TAPPE - Il giuramento di oggi è solo il primo passo, l'esecutivo diventerà operativo a partire dalla settimana prossima, con il voto di fiducia che sarà votata prima dall'aula di palazzo Madama e che potrebbe tenersi alle 12 di martedì 5 giugno, come si evince dalle comunicazioni che alcuni gruppi hanno inviato ai loro senatori, raccomandando la presenza a Roma già dal giorno prima. Basso il margine di seggi in Parlamento per la maggioranza gialloverde di Lega e M5S: 6 a Palazzo Madama e 31 a Palazzo Chigi.

 



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