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29 marzo 2024

Montebelluna

Grande Guerra, spunti di ricerca aspettando l’apertura del Memoriale di Villa Pisani

Giovedì 26 ottobre incontro con Camilla Peruch in Biblioteca a Montebelluna

| Matteo Ceron |

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Grande Guerra, spunti di ricerca aspettando l’apertura del Memoriale di Villa Pisani

MONTEBELLUNA – Proseguono gli eventi che fanno da preludio all’apertura al pubblico del Memoriale di Villa Pisani a Montebelluna nel 2018, in occasione centenario della Grande Guerra.

Giovedì prossimo, 26 ottobre, in Biblioteca a Montebelluna, alle 18, si terrà l'incontro con Camilla Peruch, che da anni si occupa di ricerca storica e didattica della Grande Guerra. È uno dei vari incontri in calendario prima che a Villa Pisani venga aperto il centro di rappresentazione interattivo e multimediale sulla Grande Guerra.

Appuntamenti che serviranno per un percorso di avvicinamento al tema, analizzando il conflitto anche con punti di vista nuovi.

 

Camilla Peruch, laureata in lettere, è curatrice di mostre storiche e autrice, per Kellermann Editore, de La storia ritrovata del soldato Jòzsef Kiss. Per lo stesso editore insieme a Sonia Santin ha scritto KM1 Piave e Grande Guerra e Il Corriere dei Piccoli va alla guerra

Ha collaborato inoltre con l'associazione Sintesi&Cultura per la pubblicazione di La Grande Guerra e la memoria nel Museo della Battaglia di Vittorio Veneto e ha curato la recente mostra La Carità colpita. Il bombardamento aereo austro-tedesco dell'Ospedale Civile e di Venezia del 14 agosto 1917 attualmente in corso alla Scuola Grande di San Marco di Venezia.

 

“Un metodo di ricerca e di ricostruzione che finalmente contempla le emozioni non a corollario del dato storico, ma come elemento di umanizzazione del racconto – è scritto nella prefazione redatta da Giovanni Callegari all'interno de La storia ritrovata -. Un libro che fornisce un’esperienza interessante che origina dalla Grande Guerra, ma che non narra di guerra. Un’esperienza che non lascia indifferenti perché mette insieme ricerca, esplorazione, viaggio, creatività, spirito d’iniziativa e amore per i fatti delle nostre terre che, a ben guardare, non sono mai compiutamente raccontati”.

 


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Matteo Ceron

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