Greta e Vanessa libere. Forse pagato un riscatto di 12 milioni di dollari
Sarebbero già in territorio turco
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Il Fronte Jabhat al-Nusra ha rilasciato Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due cooperanti italiane rapite nel luglio dello scorso anno in Siria. "Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono libere, torneranno presto in Italia", si legge in un tweet di palazzo Chigi.
La notizia della liberazione era stata data poco prima su Twitter da un account vicino ai ribelli anti-Assad. Era stata riportata anche dalla rete Shaam News, vicina all'opposizione. Inizialmente dalla Farnesina era arrivato un secco "no comment" alle richieste di commento sulle notizie. Mentre secondo l'attivista siriano Abu Yazen al-Naimi, vicino all'opposizione anti-Assad, si troverebbero già in territorio turco.
L'annuncio del ministro Boschi - Una volta appresa la notizia, il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha annunciato in aula alla Camera la liberazione delle due ragazze. "Sospendo per un attimo la discussione che stiamo affrontando - ha dichiarato Boschi - per annunciare una notizia che, credo, farà piacere a tutti noi: Greta e Vanessa sono state liberate e torneranno presto a casa". L'aula ha salutato l'annuncio con un applauso.
Il giallo del riscatto - Sarebbe stato pagato un riscatto di "12 milioni di dollari" per il rilascio di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due cooperanti italiane rapite nel luglio dello scorso anno in Siria. E' quanto si legge sull'account Twitter @ekhateb88, ritenuto vicino ai ribelli anti-Assad.