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24 aprile 2024

Treviso

Immagini e motivi classici nei manifesti del Museo Salce di Treviso

Presentazione di Marta Mazza a Cà Foscari

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

 Immagini e motivi classici  nei manifesti del Museo Salce di Treviso

TREVISO - Dall'esperienza del Museo Nazionale Salce di Treviso, il direttore Marta Mazza interviene a Ca' Foscari, mercoledì 6 dicembre 2017, alle ore 15 al Teatro di Santa Margherita, per raccontare agli studenti di Beni Culturali, anche nel quadro dei corsi di Cultura Classica, quali sono i significati e gli effetti delle immagini antiche, che diventano immaginario collettivo nei manifesti della collezione trevigiana.

Saranno visibili alcuni dei 50.000 manifesti del Museo.

L'iniziativa, proposta da Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani, si inseriscono anche nella ricerca e nella didattica dell'iniziativa dei Classici Contro.

Con una prospettiva problematica da valutare, in questo caso, proprio per i Classici: perché si parlerà dei manifesti del periodo tra le due guerre, il tempo del fascismo, che delle immagini e degli aspetti più appariscenti della cultura classica si servì per creare attorno a se il consenso e il plauso.

E' necessario imparare a decrittare, nelle immagini che erano sotto gli occhi di tutti, le interferenze, i fraintendimenti e le deformazioni di un sistema culturale..

I valori in gioco tra la cultura, l'arte e la vita della società sono notevoli.

Richiamano le parole di Salvatore Settis, che chiede a chi si occupa di scienza, cultura e arte di essere con le proprie parole un cittadino tra i cittadini. Per difendere quello che è il bene comune, per costituire attraverso l'arte la coscienza collettiva della cultura e della civiltà.

Sono questi i valori da mettere in gioco, e vengono sicuramente prima dell'interesse e dello sfruttamento economico.

Il Museo della collezione Salce di Treviso è un esperimento notevole di ciò che significa creare una nuova cultura museale per la città, anche contro le logiche più facili, spesso mascherate dalle mode o dalle utilità più effimere.

Un buon esempio per i giovani e per tutti: per imparare a progettare qualche via nuova per il nostro patrimonio storico-artistico.

 



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Pietro Panzarino - Vicedirettore

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