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19 aprile 2024

Italia

Immigrati: Una grande ricchezza, una grande speranza

123 miliardi: l'inestimabile valore per l'Italia dei flussi migratori

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Immigrati: Una grande ricchezza, una grande speranza

Quanto ci costano gli immigrati? In realtà, non ci costano, ma ci arricchiscono. A conti fatti - se la matematica non è un opinione - i flussi migratori per l'Italia sono una risorsa da 123 miliardi di euro. Una ricchezza inestimabile. E se c'è chi la pensa diversamente, evidentemente non sa contare. Se non ci fossero gli stranieri non solo saremmo più poveri, ma la disoccupazione sarebbe più diffusa e si andrebbe in pensione più tardi.

Tutti gli studi hanno dimostrato che il male dell'Italia si riassume in tre parole: evasione, corruzione e criminalità organizzata. Quindi evasori, corruttori e criminali hanno bisogno di far credere che la causa della crisi, della mala-distribuzione della ricchezza, e di qualsiasi altro "male" sia altrove e puntano il dito verso gli immigrati che in realtà si sono dimostrati (con numeri, statistiche, termini di misura oggettivi) una fonte di ricchezza.

 

Gli immigrati "valgono" 123 miliardi di euro. A quantificare il valore dell'immigrazione in Italia sono i risultati della ricerca realizzata dalla Fondazione Leone Moressa con il sostegno di Open Society Fondations e presentata a fine gennaio. La ricerca sul pil (prodotto interno lordo) italiano del 2014 parla chiaro: i 2,4 milioni di occupati stranieri producono l'8,8% della ricchezza nazionale, per un totale di oltre 123 miliardi di euro. Non solo: facendo un rapporto tra costi e benefici dell'immigrazione il saldo finale è in attivo di circa 4 miliardi di euro.

"Il dibattito sull’immigrazione - scrive Fondazione Moressa - assume spesso toni ideologici, polarizzando la questione su posizioni inconciliabili che portano l’opinione pubblica ad essere o “a favore” o “contro” l’immigrazione. Oggi, invece, da un punto di vista strettamente economico, non si può sottovalutare l’apporto che il fenomeno migratorio genera in termini di ricchezza e sviluppo". Insomma, è assurdo essere "pro o contro" immigrati: la reatà (matematica) è che questi ci arricchiscono.

 

Il rapporto sul pil del 2014 non è l'unico studio che prova con certezza quanto gli stranieri siano per l'Italia una risorsa. Il Dossier statistico immigrazione 2014 (in allegato, una sintesi), compilato dall'Idos per conto delll'Unar, evidenzia come i flussi migratori, di anno in anno, contribuiscono alla crescita economica del paese. Oltre che a quella sociale e culturale, ovvio.

Il dossier, dettagliatissimo, smentisce le bugie colossali raccontate sul "peso" degli immigrati, sul fatto che "rubino il lavoro", che "vivano a sbafo". Anche in questo caso, non si tratta di ideologie o prese di posizione, ma di numeri. Che, in auto tali, non possono essere contestati.

 

In Italia ci sono 500.000 imprese avviate da stranieri. Il 10% degli immigrati crea impresa in italia, con un icremento della produttività del paese che, nel clima di crisi delle imprese autoctone, è una vera boccata di ossigeno. Gli stranieri sono l'8% della popolazione italiana e - anche questi dati si leggono nel dossier - hanno una media di età di 31,1 anni, contro la media dell'età degli italiani che è di 44,2 anni. Questo dato si è rivelato un beneficio anche per il sistema pensionistico italiano.

“Un ruolo particolarmente positivo continua a essere svolto dagli immigrati – spiega il rapporto in allegato – sul piano previdenziale, grazie alla loro più giovane età che ne fa dei fruitori marginali del sistema pensionistico. Nel 2012 sono stati versati circa 8,9 miliardi di euro di contributi da lavoratori stranieri e in futuro, secondo le stime di Idos, l’incidenza degli stranieri tra quanti raggiungeranno l’età pensionabile sarà del 2,6% nel 2016, del 4,3% nel 2020 e del 6,0% nel 2025, quando tra i residenti stranieri i pensionati saranno all’incirca uno ogni 25 (oggi tra gli italiani sono uno ogni tre)”.

Tradotto: se non ci fossero gli immigrati l'Inps starebbe peggio di come sta, noi lavoratori italiani andremmo in pensione ancora più tardi, e gli attuali pensionati vedrebbero ridotto ulteriormente il loro potere di acquisto.

 

Tutto ciò è già abbastanza per ringraziare gli immigrati e aprire loro braccia, porte e frontiere. Ma c'è dell'altro. Si può infatti aggiungere che l'immigrato che arriva in Italia superata l'età scolare evita allo Stato le spese di sostentamento di cui noi italiani abbiamo goduto mentre frequentavamo la scuola dell'obbligo. Arriva nel nostro paese e iniziare le tasse senza aver "goduto" dei diritti da studente.

Abbiamo salvato centinaia di migliaia di vite umane, con l'operazione Mare Nostrum. Ma ciò che bisognerebbe capire è che, quest'accoglienza, non salva solo vite umane, ma ci arricchisce. Certo, culturalmente e spiritualmente, ma anche - e su questo nessuno può obbiettare- economicamente.

Gli immigrati sono una fonte di ricchezza. E chi sostiene il contrario non ha fatto i conti. Né con i numeri, né con la realtà.

Bisognerebbe imparare a discernere e a capire la reale fonte del male, di chi si arricchisce, di chi fa dell'immigrazione un business economico, ma anche ideologico. Qualcuno deve pur trarre vantaggio dalla diffusione e dalla crescita di opinioni errate, talmente fasulle che vengono smentite perfino dai numeri.

Certo, è difficile vedere la realtà quando la menzogna viene presentata come verità e fissata nelle menti, inermi. Anche se, come in questo caso, la verità è matematica. Perchè la realtà non è quella che si vede, ma quella che si crede. Il Sole, fino a Galileo, ha girato intorno alla terra. Quella era la versione ufficiale. La realtà presentata come verità e fissata nelle menti, inermi.

 



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Stefania De Bastiani

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