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25 aprile 2024

Treviso

Immigrazione, anche a Cà Sugana si firma la proposta di legge

La proposta di legge di iniziativa popolare è stata elaborata da numerose associazioni ed è sostenuta da 60 sindaci

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Immigrazione, anche a Cà Sugana si firma la proposta di legge

TREVISO - Anche in comune a Treviso è possibile sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare in materia di immigrazione, presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, mercoledì anche dalle 15.00 alle 17.00). La proposta di legge è stata elaborata da numerose associazioni del mondo culturale, sociale, del volontariato, tra cui Acli, Arci, Caritas Italiana, Migrantes, Comunità di Sant'Egidio, Oxfam, Libera, Un ponte per, Pax Christi, Focsiv - Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario, Legambiente ed è sostenuta dai sindaci di 60 comuni, tra cui il sindaco di Treviso.

I principali elementi della proposta di legge sono: L’introduzione del permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione e attività d’intermediazione tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri non comunitari; la reintroduzione del sistema dello sponsor (sistema a chiamata diretta dei lavoratori stranieri) originariamente previsto dalla legge Turco Napolitano; la regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati” cioè degli “irregolari” che hanno un'attività lavorativa, comprovati legami familiari o l’assenza di legami concreti con il paese di origine; nuovi standard per riconoscere le qualifiche professionali anche attraverso procedure di accertamento standardizzate che permettano la verifica delle abilità e delle competenze individuali acquisite mediante precedenti esperienze professionali; misure per l'inclusione attraverso il lavoro dei richiedenti asilo: si prevede di ampliare il sistema Sprar puntando su un'accoglienza diffusa capillarmente nel territorio con piccoli numeri, rafforzando il legame territorio/accoglienza/inclusione attraverso tre azioni essenziali: apprendimento della lingua, formazione professionale, accesso al lavoro.

Previsto anche il godimento dei diritti previdenziali e di sicurezza sociale maturati per i lavoratori extracomunitari che decidono di rimpatriare definitivamente; uguaglianza nelle prestazioni di sicurezza sociale; garanzie per un reale diritto alla salute dei cittadini stranieri con interventi legislativi a livello nazionale affinché tutte le Regioni diano completa e uniforme attuazione a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di accesso alle cure per gli stranieri non iscrivibili al Sistema sanitario nazionale (SSN); l’effettiva partecipazione alla vita democratica: elettorato attivo e passivo per le elezioni amministrative a favore degli stranieri titolari del permesso di soggiorno di lungo periodo e l’abolizione del reato di clandestinità.

 



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