Roncade – Volevano fare uno scherzo al fratello di uno di loro che sarebbe sceso a minuti dall’autobus. Si sono giustificati così i due ragazzi che, ieri intorno alle 14, sono stati visti girovagare incappucciati e con dei fucili in mano per in via Sant’Antonio a Biancade.

Dei passanti, tra cui anche un autista di un autobus ed una donna alla fermata, hanno chiamato il 113 con preoccupazione. Dalla Questura si sono mosse immediatamente tre volanti, cui si è aggiunta anche una pattuglia della squadra mobile. Nel giro di qualche minuto erano sul posto.

Provenendo da direzioni diverse hanno individuato i due, cui nel frattempo si era aggiunta anche una ragazza.

I poliziotti li hanno circondati, gli hanno ordinato di gettare le armi a terra e di mettere le mani sopra alla testa.

I tre sono rimasti basiti, tolto il passamontagna hanno spiegato di essersi acconciati in quel modo per fare uno scherzo al fratello 14enne di uno di loro che sarebbe arrivato dopo poco da scuola con l’autobus. Pare volessero inscenare un rapimento…

I fucili, riproduzioni perfette di un M 82 e di un fucile a pompa, erano delle armi giocattolo. I protagonisti dello scherzo hanno 18 e 17 anni, mentre la ragazza in loro compagnia, un’amica, ne ha 16. I ragazzi sono stati accompagnati dalla polizia a casa e redarguiti davanti ai genitori.

La vicenda avrebbe potuto avere un epilogo completamente diverso e tragico. I poliziotti si erano mossi pensando subito che potesse esserci una rapina in corso, visto e considerato l’allarme di questi giorni.

Se qualcosa fosse andato storto, o se i ragazzi avessero in qualche modo reagito, o tentato di scappare, avrebbe potuto scoppiare anche una sparatoria. Fortunatamente il personale arrivato sul posto ha avuto i nervi saldi ed ha affrontato la situazione con freddezza.

Matteo Ceron