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19 aprile 2024

Mogliano

INCENERITORI, SE NE PARLA A SILEA

Relatore l'ingegner Rabitti, consulente del pm che sta indagando sullo scandalo rifiuti in Campania

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

INCENERITORI, SE NE PARLA A SILEA

Silea - I “Comitati riuniti “rifiuti zero” a 4 anni, ovvero dalla presentazione del progetto dei due inceneritori da parte di Unindustria, si stanno battendo affinché il progetto venga stoppato dalla Regione, visto che è ancora in corso l’iter autorizzativo dei due impianti di incenerimento. Sono previsti a Bonisiolo di Mogliano e a Silea e sono concepiti per la distruzione di 500mila tonnellate annue di rifiuti industriali. Sono in molti a non volerli: otto consigli comunali in rappresentanza di circa 90 mila cittadini, il Consiglio provinciale, la commissione Ambiente della provincia di Venezia, l’’Ente parco del Fiume Sile.

“L’iter non è stato interrotto – ha detto Lucia Tamai, in rappresentanza dei comitati - anche se fin dal febbraio 2007 il Consiglio regionale ne aveva decretato la sospensione con l’approvazione, a larga maggioranza, della mozione n. 24 “ No agli inceneritori a Silea e Bonisiolo e della risoluzione n. 26 “ La Regione Veneto assuma azione programmatoria in materia di impianti di termovalorizzazione”.

Pertanto, a quasi due anni di distanza la Giunta Regionale è inadempiente nei confronti del massimo organo Regionale e non ha tenuto in considerazione le diffide inviate, nell’aprile 20007 e maggio 2009, dai Comitati Riuniti Rifiuti Zero e da Rete Ambiente Veneto, con le quali si intimava di non continuare l’istruttoria degli impianti di incenerimento e di dare attuazione alle delibere.

L’Arpav riferisce Tamai, tramite l’Osservatorio Regionale dei Rifiuti, ha riconfermato che, sulla base dei dati aggiornati al 2007, i rifiuti eventualmente inceneribili sono solo 117mila tonnellate e quindi insufficienti anche per il funzionamento un solo impianto, cittadini ed amministratori si sentono ribadire la minaccia che “ … i due inceneritori sono indispensabili, se no finiamo come Bassolino in Campania”.

“Anche se una simile affermazione è completamente fuori luogo, considerato che da anni la raccolta differenziata è a livelli di eccellenza e nella sola provincia di Treviso operano oltre 300 aziende di recupero rifiuti, i Comitati Riuniti Rifiuti Zero di Treviso e Venezia e Rete Ambiente Veneto intendono chiarire definitivamente che l’emergenza rifiuti in Campania è stata creata da una serie di illeciti e inadempienze, che nulla hanno a che fare con la nostra realtà, e sono attualmente all’esame della Magistratura”.

Per chiarire il problema gli attivisti hanno organizzato ancora un altro incontro. Il relatore sarà l’ing. Paolo Rabitti, consulente del Pubblico ministero nel processo contro il governatore della Campania Bassolino e Impregilo che incontrerà cittadini e amministratori il  12 gennaio a Silea, presso l’Oratorio parrocchiale alle 20,30.

L’ing. Rabitti è autore del libro “Ecoballe” e farà anche luce sul business miliardario dei rifiuti e aiuterà a comprendere chi ci guadagna e quali meccanismi bloccano le soluzioni alternative.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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