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29 marzo 2024

Montebelluna

Incontinenza, quasi quattromila i pazienti seguiti

Nel Distretto di Asolo ci sono anche trecento stomizzati

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ospedale montebelluna

CASTELFRANCO - Il Distretto di Asolo vanta un vero modello d’eccellenza per la presa in cura di pazienti stomizzati e incontinenti che sarà oggetto di studio per essere esportato. Sarà protagonista, infatti, del secondo Congresso regionale di Aisve, l’associazione regionale stomizzati incontinenti del Veneto che si svolgerà sabato 17 marzo 2018 presso la sala convegno del presidio di Castelfranco Veneto. 

Eloquente il titolo dell’appuntamento: “L’incontinenza: un problema curabile”.

 

A formare il comitato scientifico del congresso Fanni Guidolin, Carmelo Militello e Giuseppe Pesce che presiede anche la locale associazione Aiscam.  A coordinare l’equipe multidisciplinare, fonte degli ottimi risultati, il dr. Carlo Sernagiotto. Il referente per l’Ulss 2 del progetto incontinenza è il dr. Giulio Santoro. Di fatto lo svolgimento del congresso nella Marca sancisce lo spostamento della sede di Aisve, associazione presieduta dal trevigiano Attilio Reginato, proprio in quel di Castelfranco Veneto.  

 

“A volte taciuta e mal sopportata, a volte tenuta nascosta e non espressa, l’incontinenza è una problematica molto più estesa di quello che si possa immaginare. I dati ufficiali fanno ben comprendere quanto il problema sia diffuso – sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana – Nel distretto di Asolo gli assistiti incontinenti sono 3835, mentre gli stomizzati sono 300” (dati giugno 2017).

 

Qui nel tempo si è sviluppata una esperienza virtuosa grazie a professionalità, competenza e la disponibilità di lavorare in squadra: “Il centro stomizzati e di riabilitazione delle disfunzioni del pavimento pelvico con sede a Castelfranco Veneto, operativo anche a Montebelluna, si occupa a 360 gradi del paziente portatore di un sacchetto sull’addome e del paziente con problemi di incontinenza, disturbi della defecazione, prolassi, dolore pelvico e disfunzioni sessuali – spiega la coordinatrice enterostomista dott.ssa Fanni Guidolin – abbiamo dato vita in questi anni ad un vero e proprio percorso innovativo per il paziente grazie ad   un’equipe multidisciplinare composta da un ginecologo, un urologo, un chirurgo colo- proctologo, un radiologo, un oncologo, un neurofisiologo, una psicologa e una fisiatra, oltre che l’enterostomista. Equipe che individua le cure, i trattamenti e le indagini diagnostiche appropriate alla risoluzione della disfunzione pelvica fino alla stessa riabilitazione”. 

 

L’enterostomista castellana, professore a contratto presso l’Università di Padova con la quale l’ospedale di Castelfranco ha firmato una convenzione per la specializzazione clinica degli infermieri in uroriabilitazione.  “Il modello di cui beneficiamo nel distretto di Asolo è fondato proprio nell’umanizzazione del contatto con i pazienti – sottolinea Attilio Reginato, presidente Aisve – abbiamo creato grazie alla disponibilità dei primari dei due ospedali un terreno fertile in cui le persone diventano lo strumento d’aiuto per quelle che vengono dopo. E’ fondamentale per un paziente trovare l’ascolto necessario che diventa il primo passo nell’aiuto e nell’efficacia delle cure”. 

 

Nei due presidi del Distretto di Asolo si svolgono, inoltre, gruppi di mutuo aiuto molto partecipati tenuti dalla psicologa Caterina Bertelli. A Montebelluna si tiene il primo giovedi del mese, a Castelfranco il primo venerdì del mese.  Per info contattare il Cento al n. 0423/732522 oppure via mail a fanni.guidolin@aulss2.veneto.it e attilio.reginato@alice.it.

 



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