PORTOBUFFOLE' - Questione sicurezza idraulica, a Portobuffolé vertice tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, rappresentate dai rispettivi assessori alla Difesa del Suolo, l’Autorità di Bacino, la Camera di Commercio, le prefetture e soprattutto la ventina di sindaci territorialmente interessati ad approfondire alcune tematiche.

Ossia, riguardo la sicurezza idraulica del bacino del Livenza, l’uso dei serbatoi idroelettrici oltre che le modalità gestionali per il mantenimento di salvaguardia degli invasi dell’alto Meduna.

“Durante l’incontro, svoltosi in maniera molto positiva – sottolinea l’assessore veneto alla Difesa del Suolo Gianpaolo Bottacin - ha comunicato che entro qualche mese inizieranno i lavori del bacino di laminazione di Pra’ dei Gai, che avrà una capacità di invaso di venticinque milioni di metri cubi, intervento per il quale come Regione stiamo investendo quasi 40 milioni di euro”.

Sono stati poi evidenziati diversi punti di miglioramento nella gestione delle fasi emergenziali per i quali il rappresentante istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia si è assunto l'impegno di approfondimenti aggiuntivi al fine di garantire la possibilità di invasare ulteriori venticinque milioni di metri cubi in territorio friulano.

Sulla questione spesso in passato tra i comuni delle due regioni non sono mancate polemiche e diatribe: parte dunque un lavoro atteso da diversi anni soprattutto da versante veneto.