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20 aprile 2024

Esteri

Infermiera suicida dopo scherzo telefonico, i Dj chiedono scusa

La radio si giustifica

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SYDNEY - Mel Greig e Michael Christian, i due deejay australiani responsabili dello scherzo telefonico che ha portato al suicidio di Jacintha Saldanha l'infermiera dove era ricoverata la principessa Kate, sono sconvolti dalla morte della donna ma si difendono affermando di aver fatto solo il loro lavoro.

Intervistati in uno show televisivo australiano, in lacrime i due i sono detti "sconvolti, distrutti" dalla notizia della morte della 46enne madre di due bambini, ma hanno insistito che il loro era solo uno scherzo. "Non pensavamo minimamente che potesse avere un esito tragico, ovviamente siamo sconvolti, siamo persone anche noi", ha detto Christian. "Questi scherzi telefonici li facciamo da anni, è per noi una routine", hanno aggiunto sottolinendo poi come sia stata la direzione della radio 2Day Fm a decidere di fare la telefonata in cui i due hanno finto di essere la regina Elisabetta e il principe Carlo.

"Non abbiamo preso noi la decisione, noi abbiamo fatto solo la registrazione", ha detto la Greig. I proprietari dell'emittente radiofonica, Southern Cross Austereo, hanno sospeso i due dj e detto che non verranno piu' fatti scherzi telefonici. Si sono poi difesi affermando di aver tentato cinque volte di contattare la direzione dell'ospedale londinese prima di mandare in onda la trasmissione.

"Abbiamo cercato di contattarli non meno di cinque volte... per discutere della registrazione", ha affermato Rhys Holleran, manager della società che possiede l'emittente 2DayFM. I vertici dell'ospedale londinese King Edward VII, dove era ricoverata Kate Middleton, non hanno mai accennato a questi tentativi da parte della radio.

A quanto riferisce la giornalista Wendy Harmer, che prima lavorava a 2Day Fm e ora è passata alla radio nazionale australiana Abc, i due Dj autori dello scherzo telefonico avrebbero dovuto ricevere l'autorizzazione delle due infermiere coinvolte prima di diffondere la telefonata, in base alle regole interne.

(Adnkronos/dpa)

 



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