Tutti contro Kim Jong-un. O meglio, Kim Jong-un contro tutti. Giappone, Stati Uniti, Onu, il sovrano della Corea del Nord non ha paura di nessuno. O almeno sembra. L'Onu attacca? E lui risponde, minaccia, alza il tiro. Ma davvero bisogna aver paura di Kim? Secondo il generale Carlo Jean, esperto di geopolitica e strategia militare, "Kim Jong-un è un leader debole". Nonostante le dure sanzioni imposte dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il governo di Pyongyang non sembra voler retrocedere, dichiarandosi "pronto a rispondere con azioni molto più forti". Ma quanto bisogna prendere sul serio queste minacce e come potrebbero tradursi? "Kim Jong-un non è in grado di sfidare le grandi potenze", spiega all'AdnKronos il generale Jean, "una cosa è dichiarare", aggiunge, "un'altra è tradurre le minacce in realtà". Secondo l'esperto il leader nordcoreano "sta facendo il cosiddetto 'Chicken game' ('Gioco del pollo'), porta sull'orlo dello scontro e mette a dura prova la resistenza dell'anniversario". Per quale motivo?

"E' un leader debole", sostiene il generale, "ricatta gli altri Paesi affinché riconoscano la legittimità del suo regime. Vuole convincere l'opinione pubblica nordcoreana che le sue minacce servano a difendere l'onore del Paese ma in realtà vuole proteggere se stesso e il suo potere". Intanto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una linea dura "per affrontare finalmente il pericolo rappresentato dalla Corea del nord". Ma un intervento americano, secondo l'esperto, avverrebbe solo nel caso di "una provocazione molto forte". Gli Stati Uniti - spiega - hanno a disposizione "tre portaerei e cacciabombardieri in grado di trasportare le 'madri' delle bombe", come l'ordigno da quasi 10 tonnellate sganciato in Afghanistan lo scorso aprile per colpire i tunnel scavati dallo Stato Islamico (Is).

"Per fermare la Corea del Nord", spiega ancora l'esperto, "gli americani potrebbero usare delle bombe specializzate miniaturizzate che hanno scarse ricadute radioattive per cui possono essere impiegate più facilmente". Oppure, in alternativa, potrebbero predisporre "un blocco navale per affondare le navi mercantili". Per ora comunque l'intenzione generale è quella di agire per vie diplomatiche e raggiungere una soluzione pacifica. In che modo? "La Corea del Sud dovrebbe cessare gli esperimenti missilistici", spiega il generale Jean, sostenendo la richiesta avanzata dalla Cina. Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha infatti spiegato che lo scopo delle sanzioni Onu è proprio quello di "realizzare la denuclearizzazione della penisola e la stabilità a lungo termine attraverso i negoziati".