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16 aprile 2024

Cronaca

L’evoluzione del mondo di Youtube

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L’evoluzione del mondo di Youtube

Negli ultimi anni la piattaforma Youtube è cresciuta a dismisura.

 

I video caricati raggiungono numeri da capogiro così come i suoi utenti, senza tralasciare il denaro che viene generato quotidianamente dai programmi di monetizzazione disponibili per i canali con maggiore successo.

 

Il mondo di Youtube è quindi in continua evoluzione, la figura degli youtuber si poi è raffinata, dopo un’epoca arcaica dove timidi personaggi iniziavano a dar vita a community di appassionati pubblicando i loro video fatti di recensioni, comicità e opinioni, lo youtuber è diventato oramai praticamente un mestiere.

 

Non è finita l’era del singolo video virale, ma il mercato non si muove più in quella direzione fatta di brevi momenti di notorietà, la vera tendenza è il follower, l’utente che segue ogni nostra pubblicazione, la realizzazione quindi di veri e propri web show che diventano così una specie di servizio che si dà alla comunità della rete in cambio di sostegno, like, visualizzazioni e, di conseguenza denaro.

 

Gli youtuber diventano così figure chiave del mondo del tubo, sia per quanto riguarda il panorama internazionale che per quanto riguarda il nostro paese dove personaggi come Favij o CiccioGamer registrano ogni giorno migliaia di visualizzazioni raggiungendo facilmente cifre a quattro zeri capaci di far impallidire qualsiasi San Remo e altri show televisivi ormai sulla strada del tramonto.

 

Youtube kills the video star

Proprio così, la televisione ha i giorni contati. Facendo una breve analisi diventa evidente come l’interesse delle aziende si stia spostando quasi interamente alla rete, lasciando la televisione come fanalino di coda destinato all’oblio. Sopravvivono i servizi on demand, come Sky, ancora forte grazie alle sue esclusive e alla sua programmazione. Quando si parla di numeri veri però, diventa evidente come le reti classiche arranchino di fronte a youtuber che con una spesa infinitamente inferiore riescono a creare intrattenimento che registra, magari in un arco di tempo preciso, milioni di visualizzazioni diventando incredibilmente appetibile per le aziende e per tutti quei brand in cerca di visibilità.

 

Accade proprio questo, un brand ha la possibilità di vedere i suoi sponsor visualizzati da milioni di utenti che rispondono a un target preciso, semplicemente appoggiandosi ad un influencer. Ecco che con una spesa minima rispetto alle esose richieste televisive, il brand in questione otterrà molti più risultati che sborsando milioni per andare in onda durante la prima serata di San Remo o nella puntata finale di una trasmissione televisiva.

 

Il cuore della questione rimangono gli youtuber e in particolare gli influencer di youtube, personaggi carismatici capaci, da soli, di generare traffico e interazione in modo incredibile.

 

Come nasce un influencer

Gli influencer sono quegli utenti capaci grazie alle loro doti di creare una community intorno a loro e di dar vita giorno per giorno a un vero e proprio show fatto di video sempre freschi, trovate e interazione con il pubblico.

 

Sta proprio qui la rivoluzione, lo youtuber è sì una star, ma assolutamente a portata di mano, spesso risponde ai commenti, sfrutta le nuove funzioni di youtube per fare streaming live dove dialoga con la sua community e fornisce costantemente contenuti, mantenendo un livello di qualità altissimo che spesso prevede l’assunzione di vere e proprie agenzie e studi dedicati all’immagine, all’editing e a tutto il lavoro necessario per creare contenuti unici e validi.

 

Di solito il successo si ottiene poi in modo abbastanza naturale. Nessuno ottiene risultati creando un prodotto a tavolino, ci troviamo invece di fronte a persone che trasformano la loro passione e la dedizione a un argomento nel loro lavoro.

 

L’esempio più lampante e redditizio sono i videogiochi, soprattutto perché capaci di muovere un pubblico di teenagers che è a sua volta uno dei principali target del mercato, nonché principale utente di Youtube, social e della rete in generale.

 

Esistono però esempi di canali di ogni genere, specialmente canali che trattano prodotti di nicchia, come lavori per la casa, bricolage, pesca, make up e così via. Quello che conta è avere grandi doti di comunicazione e riuscire a instaurare un rapporto con gli utenti che ci osservano. Sono i primi successi e la presa di consapevolezza delle proprie potenzialità a portare lo youtuber ad affermarsi, magari seguendo la pratica di comprare iscritti Youtube per migliorare la visibilità del proprio canale e risultare più appetibili a chi ci segue.

 

Ecco che quello che rimane è un lavoro costante, un vero e proprio impiego quotidiano dove i gestori dei canali si ritrovano nella costante urgenza di creare contenuti, aggiornare la propria utenza e migliorare costantemente per tenere testa alla spietata concorrenza del mondo social.

 

Non esistono bacchette magiche nel mondo social, quello che conta è principalmente la dedizione, innate doti di comunicazione e, magari, una buona agenzia che ci copra le spalle. Proprio così, gli youtuber più famosi hanno spesso persone che li seguono, queste entità non nascono dal niente, parliamo infatti di agenzie web legate all’immagine che notano i nuovi talenti e decidono di proporre contratti e partnership per sfruttare al meglio il successo degli youtuber e farlo incrementare, ovviamente nel loro interesse.

 

Ecco che lo youtuber si ritrova con il potere di influenzare le masse, far nascere trend, ma anche con il rischio costante di perdere notorietà, follower e di conseguenza il suo prezioso stipendio.

 

Oltre a una nuova forma di intrattenimento ci troviamo così di fronte a una vera e propria rivoluzione legata alla notorietà e ai relativi elementi economici che ne derivano.

 

Youtube di sicuro è un campo di battaglia in continuo mutamento che vive di grandi successi, di meteore del web così come di scandali capaci di attirare l’attenzione dell’utenza e trasformare situazioni controverse in milioni di visualizzazioni.

 

Il mondo delle aziende ne è più o meno consapevole, in particolare ai piani alti, le aziende più piccole invece continuano a affidarsi a media oramai sulla via del tramonto, retaggi del passato destinati a scomparire, ignorando di fatto una intera realtà viva e vibrante fatta di target e di un’utenza precisa capace di generare introiti ben maggiori rispetto a una pubblicità passata in radio o in tv.

 


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