CIMADOLMO - Al ristorante "Le Calandrine", in una cornice accattivante, si è svolta la serata di inaugurazione del " bianco fresco dolce asparago", alla presenza di un folto gruppo di amministratori locali, di produttori e di autorità varie, tra le quali il colonnello della finanza Alessandro Nicola Serena e il tenente colonnello dei carabinieri, Giuseppe Serlenga.

 

Con la regia di Albina Podda e coordinati da Luca Pinzi, hanno dialogato, in foto da sinistra, il sindaco Giovanni Ministeri, Red Canzian, Graziano Dall'Acqua, presidente della strada dell'asparago di Cimadolmo, Giuseppe Pan, assessore regionale all'agricoltura e Giovanni Follador, presidente di Unpli Veneto.

 

Nell'introduzione, Dall'Acqua ha ricordato che la stagione si apre sotto buoni auspici, per la rafforzata collaborazione di 150 volontari, con la partecipazione di ulteriori cinque ristoratori, che aderiscono alla rassegna gastronomica e i nuovi gemellaggi con i comuni di Caorle e Alpago.

 

Il sindaco Ministeri ha confermato la crescita di questo prodotto di nicchia, le cui prime indicazioni si trovano nello scrittore latino Plinio di Roma, sottolineando gli aspetti positivi del laboratorio che ha visto la partecipazione di molte scolaresche di Cimadolmo, mentre la commercializzazione del prodotto continua a produrre benefici sulla comunità.

 

Red Canzian, l'indimenticato cantante trevigiano dei Pooh, è stato testimone d' eccezione e, da buon vegano, ha tessuto le lodi dell'asparago, all'interno del contesto, che punta a valorizzare ciò che la terra dà al territorio, a differenza dei capannoni!

 

L'assessore Pan ha chiesto e ottenuto l' applauso per i produttori dell'asparago, che sono riusciti a fare in modo che i campanili non si combattano e puntino alla loro unione.

Si è soffermato sui punti di forza della Regione Veneto ossia la cultura, il turismo e l'agricoltura.

 

Per valorizzare al massimo i prodotti agricoli bisogna puntare al marchio, ossia l'unica difesa che si può dare al consumatore, anche se ciò comporta qualche costo in più.

Nel tempo della crisi l'agricoltura è stato il comparto che ha resistito maggiormente, nonostante le difficoltà, perché ha saputo coniugare con il prodotto con la difesa dell'ambiente e del paesaggio.

pietro.panzarino@oggitreviso.it