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29 marzo 2024

Italia

Landini lancia la coalizione sociale "per difendere i diritti di tutti"

Polemica con il Pd

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Landini lancia la coalizione sociale

ROMA - La Fiom di Maurizio Landini apre ufficialmente il cantiere della 'coalizione sociale', il tentativo di accorpare movimenti, reti e mondo dell’associazionismo per quella "domanda di giustizia sociale ora inascolta e senza rappresentanza". Lo fa, al termine di mesi di incontri e dibattiti, accompagnati da critiche e polemiche, nel corso di un'assemblea convocata a Roma, nell'ex palazzo dell'Flm, che vuole essere insieme un momento di riflessione e un atto fondativo, "per dibattere in modo libero e aperto", come si legge già nell'invito girato dallo stesso leader Fiom.

 

E come spiega lo stesso Landini al termine dell'evento. L'obiettivo è quello di "mettere nelle condizioni di poter difendere i diritti" di tutti, lavoratori garantiti e non, arrivando fino al referendum. ‎Landini sottolinea, inoltre, la necessità di "rinnovare il sindacato ‎per evitarne la cancellazione". Il leader della Fiom si mostra soddisfatto per la giornata di oggi. "La partecipazione e la presenza è stata molto più ampia di quello che pensavamo" ed e' stata confermata "la disponibilità di tutti a ragionare sulla costruzione di una coalizione sociale nel rispetto dei principi della nostra Costituzione".

 

Landini risponde per le rime anche alle critiche mosse dal Pd. "A volte si può non urlare e fare peggio di qualche urlo", replica al capogruppo della Camera, Roberto Speranza, che lo aveva definito un esponente della sinistra massimalista che urla in televisione. "Più che ai decibel" Landini chiede di fare attenzione alle proposte che si fanno. Il sindacalista ricordare che parte del "Pd ha votato in parlamento la cancellazione dello statuto dei diritti del lavoratore".

 

Le premesse del passo compiuto oggi erano tutte nella lettera-invito. Una coalizione sociale che nasce da una certezza, "che la politica non è proprietà privata" e da due assunti, "la fine del lavoro" e quello secondo cui "la società non esiste, esistono solo gli individui e il potere che li governa" con cui è stato creato "lo spettro di un futuro già presente con cui siamo chiamati a fare i conti in tutta Europa" e che sta scatenando "una guerra tra poveri". Per questo "serve superare le divisioni, il frazionamento, le solitudini collettive e individuali e coalizzarsi insieme".

 

Prossimi appuntamenti, la manifestazione del 28 marzo a Roma contro il Jobs Act e la partecipazione del sindacato a quella organizzata da Libera a Bologna, il 21 marzo, contro le mafie.

 


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