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29 marzo 2024

Italia

"L'assassino di Kennedy ha agito individualmente"

La storia è maestra. Ma anche continua scoperta. A Gorizia, il IX festival internazionale della Storia

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

GORIZIA - Si è concluso il IX festival internazionale della Storia, a Gorizia, dal 24 al 26 maggio. È un evento di grande richiamo, a cui, mediamente, partecipano dai 30 ai 35.000 visitatori, come ci comunica il curatore dell'iniziativa, il dottor Adriano Ossola. Purtroppo, quest'ultima edizione ha visto una minore partecipazione per il cattivo tempo, con temperature invernali, rispetto alle previsioni di fine maggio.

Sono stati molti gli incontri in calendario, con la partecipazione di personalità di notevole spessore culturale. Nella giornata di sabato 25 nella tenda "Erodoto", il locale più ampio, si sono svolti due dibattiti, affollatissimi: il primo, nel cinquantesimo anniversario dell'attentato di Dallas, con il titolo significativo: "1963. L'ombra di Fidel sull'attentato di JFK". Sono stati portati all'attenzione i contributi degli studi più recenti, con nuovi documenti, alla luce dei quali sono emerse due posizioni, non sempre coincidenti, tra il professor Massimo Teodori e lo statunitense Brian Latell, che, dopo aver diretto un dipartimento della CIA, da pensionato, ha pubblicato le sue riflessioni, facendo riferimento a una copiosissima documentazione, oltre 50.000 documenti riservati, da poco tempo resi pubblici. Lo studioso americano si è detto convinto che Osvald, l'assassino di Kennedy, abbia agito individualmente.

 

Nel pomeriggio, nella stessa tenda, il Cardinale Camillo Ruini, Presidente emerito della Conferenza Episcopale Italiana, ha introdotto il tema "Gesù tra i ladroni". Rispetto alla tradizionale conferenza, il Cardinale, dopo poco più di un quarto d'ora, ha risposto ai quesiti posti dal pubblico, che, sin dalle prime battute, erano stati scritti su un foglio, con il proprio nome. Non è stato facile al moderatore Armando Torno selezionare, seduta stante, i quesiti che ha posto all'attenzione di Ruini, che ha risposto puntualmente.

Da sinistra, il prof. Massimo Teodori, il moderatore Georg Meyr e Brian Latell ( dietro il traduttore)

 

Nella stessa giornata di sabato, è stato assegnato il premio FriulAdria al prof. Ian Kershaw, considerato uno dei maggiori studiosi del nazismo e, quindi, di Hitler, per il suo saggio "Il Romanzo della Storia". Il professore per un'ora si è intrattenuto in conferenza stampa con i giornalisti. Nel corso della giornata, abbiamo intervistato Adriano Ossola.

Banditi, il titolo di questo IX Festival rievoca essenzialmente il "passato". Qual è il senso?

E' stata una scelta, un modo indiretto per parlare della crisi, in generale, dell'illegalità, che creano fratture nella società. I banditi prosperano all'interno di queste fratture e quindi si insinuano nella società. In questo modo abbiamo pensato di legare il passato al presente!

 

E per l'anno prossimo? può anticiparci il tema?

Per la prima volta dico che abbiamo un tema quasi obbligato ossia il centesimo anniversario della Grande Guerra, che in queste terre è stato l'evento, che ha sconvolto e ha segnato il secolo scorso. Per questo lo annunciamo già da ora!

 

Con quali criteri valutate l'evento, il suo impatto sul territorio?

Innanzitutto cercando di cogliere la percezione, che hanno i partecipanti, il livello di affezione di massa all'evento, nonostante in Italia la storia sia un argomento molto ostico per gli italiani. Infine, me lo lasci dire, per il fatto di aver raccolto un'intera generazione dell'eccellenza della storiografia: per noi è motivo di vanto!

 

E' in atto un dibattito, provocato dalla recente pubblicazione della Marsilio, "L'infarto della cultura" di tre cattedratici tedeschi sull'uso dei soldi pubblici per la cultura nella società odierna.

Questo dibattito è nelle nostre corde, viviamo quotidianamente il tema. Penso che, probabilmente, sia stato speso troppo nel passato , mentre oggi la parola d'ordine è razionalizzare i finanziamenti.

Da sinistra, Pietro Panzarino e Adriano Ossola

 

 



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Pietro Panzarino - Vicedirettore

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