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19 aprile 2024

Treviso

Le nuove norme fermano i Panevin, Zaia: "Bruciamo la burocrazia"

Il governatore annuncia che sarà presente all'accensione di quelli di Fontanelle, Tezze, Visnà e Arcade, tutte località in provincia di Treviso.

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zaia panevin

TREVISO - La burocrazia che blocca anche le tradizioni, come i Panevin, o i 'brusavecia', i falò della Befana insomma. Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, scende in campo contro la sempre crescente mole di autorizzazioni chieste alle associazioni che organizzano questi eventi, diffusi soprattutto in Veneto.

 

"I Panevin non si toccano - e dice Zaia, interpellato dall'ANSA - bruciamo invece la burocrazia che li divora. Ogni anno dobbiamo assistere a quello che è diventato una sorta di cerimoniale: il 'no' ai Panevin. Invece proprio la burocrazia che li divora è quella che nei Panevin andrebbe bruciata".

 

Il governatore annuncia che domani - notte dei Panevin in molti paesi del Veneto - sarà presente all'accensione di quelli di Fontanelle, Tezze, Visnà e Arcade, tutte località in provincia di Treviso.

 

"E' scandaloso - aggiunge Zaia - che una tradizione tipicamente veneta, che si perde nella notte dei tempi, grazie alla contrarietà di pochi debba essere oggi pesantemente ingabbiata da norme sempre più stringenti.

 

Ben venga la sicurezza e l'attenzione all'ambiente, ma da qui a ridurre il Panevin a capro espiatorio di tanti mali è inaccettabile, anche perché, in Veneto, Panevin significa 'popolo' e qualcuno pensa che non debba contare assolutamente niente".

 


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