Treviso - Anche i risultati del Referendum segnano un altro punto per la Lega: "Per come era stato presentato, questo referendum sembrava essere stato concepito per cercare di distruggere la Lega. Visto il risultato, possiamo dire che questa è un'altra vittoria per la Lega" ha dichiarato ieri all'AGI il ministro per la Semplificazione e coordinatore delle segreterie della Lega, Roberto Calderoli.

In tutta la Marca i tre quesiti referendari sono rimasti lontani dal quorum, fermandosi ad una media del 18% di partecipazione.

Questi i dati per Vittorio Veneto: per il primo quesito referendario (scheda viola), che proponeva, per le elezioni alla Camera dei deputati, l'abrogazione della possibilità di collegamentro tra liste e dell'attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione, su 10.070 voti espressi (44,31%) i voti validi sono stati 8.458, 6.153 (72,75%) i SI e 2.305 (27,25%) i NO.  Il secondo quesito (scheda beige), che riguardava l'abolizione dello stesso meccanismo per l'elezione dei senatori, ha visto su 10.074 voti espressi (44.33 %),  6.107 SI (72.70 %) e 2.293 NO (27.30 %).
Il più votato è stato il terzo quesito (scheda verde) che avrebbe permesso di abrogare la possibilità per una stessa persona di candidarsi in più circoscrizioni: su 10.577 voti espressi (46.54 %), 8.065 i SI (86.63 %) e 1.245 i NO (13.37 %).

Anche Luca Zaia, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, soddisfatto per un Veneto sempre più verde-padano, ha commentato i risultati del referendum: ''L'inequivocabile risultato del referendum rimarca il ruolo insostituibile della Lega a favore della democrazia e del popolo che essa rappresenta''.

''Noi siamo il Partito della gente e dei lavoratori - ha concluso il ministro- i lavoratori e la gente lo sanno e si fidano dell'unico Partito ad aver dato una chiara dichiarazione di voto''.

In alto: Roberto Calderoli - Sopra: Luca Zaia